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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Tu mi porti su – Giorgia”
E siamo arrivati al secondo imperatore della dinastia Flavia: Tito.
È sorprendente quanto veloce passi il tempo, non trovate? Mi sembra ieri che scrivevo di Caligola!
Tito è conosciuto per due cose:
Ma andiamo con calma nel conoscerlo.
Bisogna essere franchi: Tito prima e dopo esser diventato priceps erano due persone completamente differenti -Ma non sto parlando di bipolarismo. Almeno spero-.
Durante la ribellione giudaica, iniziata sotto Nerone e terminata sotto Vespasiano, Tito giocò un ruolo veramente importante sia da un punto di vista psicologico –Aveva delle capacità oratorie invidiabili e che vorrei io- soprattutto da un punto di vista fisico, visto che partecipava ad ogni battaglia al fianco delle truppe.
Fu in questo periodo, infatti, che dimostrò le sue capacità oratorie, diplomatiche e amministrative, oltre a quelle belliche.
Tito pose fine alla ribellione nel 70 d.C., con l’Assedio di Gerusalemme. –Uno dei miliardi avvenuti. Sembra quasi che sia l’hobby di questa città, quello di farsi assediare-. Un evento sanguinosissimo che portò alla quasi totale distruzione della città e all’astio giudaico nei confronti del futuro Imperatore.
Ma il primogenito di Vespasiano non si dimostrò spietato solo in quel momento: a Roma consolidò la posizione del padre e la guardia pretoriana, assicurandosi che la sua fedeltà fosse verso l’Imperatore, ma costruì anche un’intricata rete di spie che da tutto l’Impero rispondevano solamente a lui, tenendo sotto scacco molti consoli.
La figura oscura di Tito cambiò radicalmente quando succedette il padre come Imperatore, tanto da arrivare a ricevere l’appellativo di Amore e delizia del genere umano.
Per prima cosa, rinunciò alla donna che amava, una principessa giudea, perché la sua presenza creava tensioni nel Senato, che temeva uno spostamento della capitale in oriente.
Tito si dimostrò un princeps generoso e sempre in prima fila per aiutare i suoi sudditi nelle numerose sfortune che colpirono il suo principato:
La prima fu, come ricorderete, l’eruzione del Vesuvio e il seppellimento delle città come Pompei ed Ercolano. L’intervento di Tito fu fulmineo e si dice che usò anche i suoi propri soldi per finanziare ricostruzioni e per assistere la popolazione colpita dal disastro.
Poi arrivò un’epidemia non identificata e, anche in quel caso, l’intervento dell’Imperatore fu efficiente e veloce, alimentando i miti sul suo buon cuore.
Solo a me paiono due persone diverse?
Written by: Aurora Vendittelli
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