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TikTokTac: indecisione per tutti, pochi, nessuno

today10 Aprile 2023

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Backyard Boy” – Claire Rosikranz

L’indecisione è considerata un difetto, soprattutto a livello caratteriale, una sorta di malattia contagiosa che esaurisce completamente la pazienza di chi ti sta accanto. É difficile da guarire, l’unico rimedio ad oggi trovato è l’impulsività: La Feltrinelli, da qualche anno a questa parte, si prende cura dei suoi clienti indecisi, offrendo loro una cura efficace. Uno scaffale con pochi libri a disposizione, niente copertine, né trama, né tantomeno biografia dell’autore: un salto nel vuoto, ma sicuro.

ecco come appaiono i “libri al buio”

Perché noi diciamo “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”, ma Shakespeare disse:

“Ama tutti, fidati di pochi e non far del male a nessuno.” William Shakespeare

Ama tutti

Libri al buio è l’iniziativa salvavita di chi, come me, si perde per ore in libreria, accumula titoli sotto il braccio e non riesce a sceglierne uno da comprare. Ogni dipendente è chiamato ad incartare un libro che apprezza moltissimo e a scrivere una sua citazione significativa o, alternativamente, tre aggettivi a descrivere le emozioni più travolgenti provate durante la lettura. L’idea nasce durante un viaggio della libraia Francesca in Australia: in una libreria, aveva visto una serie di libri incartati con uno spago, messi un po’ alla rinfusa in un espositore di cartone. Tornata a casa, ha pensato di proporre un’iniziativa simile, ma in forma più elegante, nella sua libreria: portare i clienti a comprare i libri senza giudicarli dalla copertina. Perché i libri, come le persone, si amano senza pregiudizi.

una descrizione criptica

Fidati di pochi

Da allora, libri al buio è presente su scala nazionale e per amor dell’indecisione, vende libri di qualità sotto mentite spoglie ogni anno. Il libro più venduto del 2015, anno di inaugurazione dell’iniziativa, è stato Infinite Jest, di David Foster Wallace. É un romanzo “labirintico”, che si sviluppa su diversi livelli narrativi e attraverso voci differenti: come descrivere in 3 aggettivi libri del genere? Gli aggettivi più diffusi sulla carta da pacchi sono molto generici: “magico”, “superbo”, “accattivante”, “travolgente”, “dolce” che, giustamente, dicono tutto e non dicono niente. Fanno capire il genere, a volte la cultura di provenienza, se si è particolarmente fortunati anche le linee generali della trama, ma è comunque necessario il coraggio di affidarsi ad uno sconosciuto, per quanto affidabile.

Certo, non sempre ci si innamora dei titoli suggeriti, a volte non ricalcano neanche le descrizioni date. Ma aprono la mente e l’indecisione, alla fine, non ha mai fatto del male a nessuno. 

Written by: Alice Franceschi

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