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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Suspicious Minds” – Elvis Presley
Ci sono musicisti che compongono meraviglie, ci sono voci che hanno timbrato l’anima della gente e poi ci sono loro. Che hanno timbrato anche tutto il resto. Veri e propri animali da palcoscenico che hanno fatto la differenza!
Beato chi può vantare la capacità di saper comporre buona musica, saperla cantare a regola d’arte e saper anche tenere palcoscenico e pubblico in pugno.
Pensate sia qualcosa di inarrivabile?
Rifletteteci bene perché secondo me vi verranno in mente almeno 4-5 nomi di grandi artisti che hanno saputo dominare le folle come se fosse nulla. Senza tremare, senza cedere, senza la minima ombra. E hanno coinvolto e spinto il pubblico con una potenza quasi “scandalosa”.
Come veri e propri tornato hanno conquistato il palcoscenico, travolto al loro passaggio e dopo di loro niente più è stato lo stesso!
Non basta avere una bella intonazione, una buona tecnica vocale e la giusta canzone nelle corde per rendere al meglio sul palco. Ci vuole carattere, grinta, fascino per arrivare al cuore della gente.
In poche parole, bisogna saperci fare! Ma come si cattura l’attenzione del pubblico? Come lo si mantiene incollato fino alla fine di un concerto?
Sembrano domande retoriche a cui, ovviamente, non sarò io a dare una risposta scritta. Ma vi racconterò di chi lo ha saputo fare.
Già lo so che è il primo a cui avete pensato. Freddie teneva fra le mani folle oceaniche incollate alla sua voce, alla sua presenza sul palco, semplicemente alla sua figura.
Non si può dire che si muovesse o sapesse danzare in qualche modo speciale. Non gli serviva. Bastava che apparisse sotto i riflettori per catalizzare completamente tutto e tutti. E macinava km di palco su e giù senza sosta, “punzecchiando” la folla con il contatto diretto occhi negli occhi, con un’energia inarrivabile. Come una calamita magnetica che sprigionava qualcosa che non si può descrivere. E raccoglieva tutti intorno a te. Non si potevano staccare gli occhi da lassù..
L’uomo spettacolo per eccellenza! I suoi non erano concerti, ma veri e propri show studiati in ogni minimo dettaglio, ricamati attorno a lui e a tutta la potenza scenica che aveva. Le sue qualità le conosciamo tutti, dalla voce alla danza non sbagliava una scelta. Ma le luci, i costumi, le coreografie, il peso specifico di ogni cosa che gli ruotava intorno faceva di lui un autentico centro di gravità. E anche in questo caso non era possibile in alcun modo distrarsi. Rapiva. Letteralmente.
Restando in tema di voci nere non potevo non menzionare un gigante assoluto. James Brown. La prestanza superba, il vigore, la carica esplosiva di Mr. Dynamite.
Era una bomba ad orologeria che non sapevi mai quando sarebbe esplosa. Una furia scatenata che si completava con una voce di una vastità indiscussa. Ci vorrebbero migliaia di parole per raccontare ciò che si provava durante le sue esibizioni, ma, per onestà intellettuale, preferisco che parlino le immagini. Mi direte poi…
Tutti conosciamo la rivoluzione musicale e di costume che arrivò con Elvis.
La musica lo percorreva mentre cantava, ogni muscolo ne era attraversato. Contrazioni e scosse di un’intensità che mise a dura prova le autorità del tempo. Sconveniente, lascivo, conturbante, immorale nelle sue movenze che mandavano in visibilio il pubblico, soprattutto quello femminile. Ma non poteva frenare quella forza quasi primitiva che gli si scatenava dentro quando cantava. Era parte di lui. Era la sua essenza più viscerale e sapeva tradurla in esibizioni che lasciavano senza fiato.
Passarono alla storia i suoi concerti di Las Vegas in cui era il centro unico e assoluto della scena, padrone di tutti i cuori che battevano in platea, carceriere di ogni singolo sguardo.
Si guardava a lui come un vero e proprio “idolo“, come un faro. Ingabbiati, sequestrati, assediati. Non si poteva far altro che lasciarsi conquistare!
Ma non voglio farvi sbirciare solo nel passato più remoto, perché attualmente ci sono molti “one man show” che sanno tenere il palcoscenico con grande fermezza. E sanno gestire folle immense, voci all’unisono, battiti forti.
Uno di questi è sicuramente Justin Timberlake che, oltre a produrre ottima musica e realizzare videoclip di gran livello, dal vivo sa esprimersi con una vivacità e un impeto davvero fuori dal comune. Complice anche la sua grinta nella danza, le coreografie giuste, la sua bellissima presenza e le canzoni dal sound a cui non si resiste.
Un mix perfetto che cattura il pubblico e annovera Justin fra i performer più validi del momento. Con buona speranza per gli artisti del futuro.
E dopo aver fatto il pieno di questi incredibili animali da palcoscenico vi do appuntamento al prossimo articolo. Conosceremo le Regine che hanno conquistato folle immense, che hanno rapito, che hanno percorso ogni centimetro di palco facendolo loro. E restituendolo alla storia semplicemente pronunciando i loro nomi. Restate connessi!
Written by: Valentina Proietto Scipioni
Elvis Presley James Brown Justin Timberlake Michael Jackson palcoscenico
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