Durante la lettura si consiglia l’ascolto dell’album “The Freewheelin’ Bob Dylan – Bob Dylan”
Il 17 aprile 1965 The Freewheelin’ Bob Dylan raggiungeva la posizione numero 1 della classifica inglese.
Il secondo album di Bob Dylan, che si apriva con la celebre Blowin’ in the Wind’, diventava un inno generazionale. Consacrando la scrittura del giovane artista (undici delle tredici canzoni del disco sono scritte interamente da lui) le tracce ,prevalentemente a tema politico, gli valsero il riconoscimento come profeta, etichetta che tuttavia ha sempre rifiutato.
Il ventiduenne con lungimiranza inaudita fondeva l’ansia di una generazione, tra lotte per i diritti civili e la guerra del nucleare, a melodie classiche del repertorio folk, come Girl from the North Country, arrangiata su Scarborough Fair tradizionale ballata inglese e ancora Bob Dylan’s Dream, la cui base è una ballata del XIXesimo secolo in commemorazione della morte di Sir John Franklin.
I testi impegnati comunque sono accompagnati da canzoni d’amore, ispirate alla relazione con la ragazza, Suze Rotolo, che compare nella celebre copertina. Infatti dopo sei mesi di convivenza la ragazza dovette trasferirsi in Italia per motivi di studio, motivo per cui le canzoni d’amore dell’album esprimono malinconia, e desiderio di rincongiungimento.
Proprio quella relazione, che l’aveva portato a trasferirsi a New York, produsse un radicale cambiamento nella sua scrittura. La famiglia di Suzie Rotolo era infatti impegnata politicamente, nel partito comunista americano.Il cantante in un’intervista racconta quanto quella relazione lo abbia influenzato:
Suze era dentro quella faccenda dell’uguaglianza e della libertà molto tempo prima che ci entrassi io. Sceglievamo le canzoni insieme.
La sua scrittura era come un fiume in piena. In un’intervista del 1962 venne definito “the most prolific songwriter on the scene”. La vicenda discografica per questo motivo fu molto travagliata, data la sua ispirazione fulminante molte tracce che vennero registrare furono scartate proprio per la scrittura prolifica che lo portava a inserire ogni volta nuovi brani. Iniziò a registrare l’album nell’aprile del 1962, e il lavoro si concluse nel 1963, con un totale di 8 sedute di registrazione. Il titolo provvisorio era Bob Dylan’s Blues, come l’omonima canzone inserita poi nell’album definitivo, in cui viene descritta in maniera satirica l’origine della canzoni folk. Troviamo poi le già citate Girl From the North Country e Bob Dylan’s Dream. In Masters of War si scaglia contro i fabbricanti d’armi. In A Hard Rain’s a-Gonna Fall tratta le possibili conseguenze di un conflitto nucleare, in risposta alla crisi missilistica e alla paura di un imminente conflitto mondiale. Ancora Talkin’ World War III Blues, su una possibile terza guerra mondiale.
Di Don’t Think Twice, It’s All Right Dylan disse “Non è una canzone d’amore. È un’affermazione che forse puoi dire per farti stare meglio. È come se stessi parlando a te stesso”. Oxford it è un brano sugli eventi accaduti nell’università del Mississippi, per l’ammissione ai corsi di uno studente di colore. Poi Blowing in the Wind inno al pacifismo che con la cover dei Peter, Paul and Mary divenne un successo mondiale. Corrina, Corrina è una cover del brano registrato in origine dai Mississippi Sheiks. Honey, Just Allow Me One More Chance traccia sulla linea di Honey, Won’t You Allow Me One More Chance?, brano di fine 800 reso popolare da Henry Thomas nella sua versione del 1928. Infine I Shall Be Free, riscrittura di We Shall Be Free di Lead Belly.
L’album venne pubblicato nel 1963 seguito da live promozionali, come quello con Joan Baez al Monterey Folk Festival. Vendette 10,000 copie al mese e a settembre arrivò alla posizione 22 della classifica statunitense. Il vero successo arrivò però in Europa: nel Regno Unito raggiunse la prima pozione. L’album è ora presente nella classifica dei 500 migliori album di tutti i tempi stilata dalla rivista Rolling Stone, alla posizione numero 97.
Durante la lettura si consiglia l'ascolto del brano: " Photograph - Ed Sheeran" La vita, la sventura, l’isolamento, l’abbandono, la povertà, sono campi di battaglia che hanno i loro eroi, eroi oscuri a volte più grandi degli eroi illustriVictor Hugo Forse in questo caso storpiare la celebre citazione di Zio Ben, personaggio creato da Stan Lee, è un bene, poichè sottolinea l'importante concetto che ci viene portato su carta. All’attimo […]
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