Tra i nominati molti italiani in pole position
Durante la lettura è consigliato l’ascolto del brano: “Anarchy in the U.K. – Sex Pistols”
Il prossimo 2 Dicembre, primo lunedì del mese conclusivo di quest’anno, il Royal Albert Hall si farà teatro dei “Fashion Awards 2019”.
La cerimonia, che dal 1989 si tiene annualmente in Inghilterra, ha come principale intento quello di riconoscere, celebrare e premiare le personalità e i brand che durante il corso dell’anno si sono distinti per il loro contributo in termini di innovazione e creatività e che, grazie ad esso, sono riusciti a rompere barriere e a trasformare le possibilità che offre oggi il mondo della moda.
I would like to congratulate all the nominees of the Fashion Awards 2019. Each and every one of them is being recognized for their creative excellence and innovation. I look forward to celebrating them alongside the rest of the industry from across the globe on the 2nd of December at The Royal Albert Hall.
Stephanie Phair, chair of the British Fashion Council
La premiazione, realizzata dal British Fashion Council, lo stesso ente organizzativo delle Fashion Week londinesi, oltre ad essere un evento celebrativo, si occupa di investire fondi (ottenuti anche grazie alla vendita dei biglietti di partecipazione allo show) a favore della “BFC’s Education Foundation”, l’ente che promuove e supporta finanziariamente studenti con spiccate abilità e potenziale per fare la differenza all’interno dell’odierna “fashion industry”.
Tra gli appena svelati nominati di quest’anno spiccano molti brand e designer italiani, oltre che personalità di settore, tra i quali: Prada e Gucci (insieme all’anch’essa italiana di nascita, Bottega Veneta) tra i cinque candidati come “Miglior Brand dell’anno” e che, al contempo, vedono i loro rispettivi direttori creativi, Miuccia Prada e Alessandro Michele, in lizza per il premio di “Designer dell’anno”, andato lo scorso anno a Pierpaolo Piccioli per Valentino.
Gli italiani non la fanno da padroni solo in ambito creativo, ma anche nella categoria “Miglior Business Leader”, dove tra i cinque candidati finali, proprio come per la sezione “Brand”, ci sono tre nostri compatrioti: nello specifico, gli amministratori delegati di Gucci, Marco Bizzarri di Burberry, Marco Gobbetti, e di Moncler, Remo Ruffini.
Tra le altre nomination italiane, ne troviamo una “speciale“: Giorgio Armani, che sarà celebrato con l’“Outstanding Achievement Award”, e il pugliese Riccardo Tisci, attuale creative director di Burberry che, essendo al timone di uno storico brand inglese, risulta essere l‘unico italiano in lizza per il premio “Designer britannico di una linea maschile”.
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