Ieri sera, più precisamente la notte tra il 3 e il 4 Febbraio ora italiana, alla Mercedes-Benz Arena di Atlanta si è giocata la 53esima edizione del Superbowl, ovvero la finale del campionato americano di football, la NFL (National Football League). Il match è risultato unico per via di tante peculiarità, molte delle quali vanno ben oltre il gioco, che ha visto vincere i New England Patriots per 13-3 sui Los Angeles Rams.
Questa partita non è una semplice finale di campionato, ma rappresenta uno degli eventi pop più seguiti al mondo: basti pensare che solo negli Stati Uniti figurano circa 120 milioni di spettatori, e altri 60-70 in giro per il mondo. Di questi, 70.000 sono quelli che hanno assistito al match dentro la spettacolare Mercedes-Benz Arena, uno degli stadi più belli in assoluto.
Imponenti non sono solo i numeri degli spettatori, ma anche quelli del volume d’affari: 100 milioni di dollari sono venuti fuori solo dalla vendita dei biglietti per assistere all’incontro, e a questi vanno aggiunti tutti gli introiti derivanti dalla pay tv e pubblicità: ad esempio, un solo spot di 30 secondi durante il Super Bowl costa 5 milioni di dollari circa. Poi ci sono gli sponsor, il merchandising e tutto il resto.
La pubblicità è un elemento fondamentale di questo evento: molto spesso, infatti, si sceglie la notte del Super Bowl per fare annunci particolarmente spettacolari ed importanti, come quello che ha fatto pensare ad un ritorno di Jeff Bridges nei panni del Drugo, che in realtà si è scoperto essere poi la mera sponsorizzazione di una birra.
Un altro spot che ha fatto parlare molto di se è stato della Bud Light: quella che sembrava la pubblicità di una birra, si è rivelata un piccolo spezzone di Game Of Thrones, con la Montagna che batte in una giostra il difensore del regno rappresentato da un cavaliere con una corazza brandizzata Bud Light, a cui vengono poi cavati gli occhi. In quel momento arriva un drago che con il suo fuoco distrugge tutta l’arena: insomma, tutto per accendere i riflettori sulla nuova stagione di Game Of Thrones!
Sicuramente gli spettatori del 53esimo Super Bowl si ricordano bene anche lo spettacolare show di metà tempo, con un movimentato concerto dei Maroon 5, affiancati da Travis Scott. Travis inizialmente, insieme ad altri artisti dal calibro internazionale di Cardi B e Rihanna, avevano declinato l’invito di esibirsi a causa del polverone alzato dalla protesta del quarterback Colin Kaepernick, che lo scorso anno si rifiutò di celebrare l’inno nazionale a fine match per protestare contro la brutalità della polizia nei riguardi delle minoranze razziali; atto che gli è costato l’espulsione dalla NFL. Alla fine però, la National Football League ha raggiunto un accordo con Scott, che si è esibito a condizione che la lega facesse una donazione ad un ente benefico da lui patrocinato. Ciò ha permesso fortunatamente la realizzazione dello show, che è stato senza ombra di dubbio strepitoso.
Grande spettacolo, quindi, oltre quello visto in campo durante il gioco!
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