Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Buon viaggio” – Cesare Cremonini
Il legame tra Food and Beverage e viaggio è molto profondo. Non si scopre il mondo solo attraverso gli occhi, visitando luoghi, ma anche scoprendo le diverse culture. E la ristorazione è cultura. Un luogo si manifesta anche attraverso i suoi sapori, i suoi profumi.
E noi di voicebookradio.com amiamo viaggiare, ma soprattutto assaggiare. E’ per questo che ho intervistatoDario Schiavoni, giovanissimo bar Director in Charge of Bulgari Symposia Worldwide Events, di Dubai.
Giovane ma con all’attivo già dodici anni di esperienze internazionali. Praticamente hai fatto del viaggio una filosofia!
“Sì, non mi sono fermato un attimo… In dodici anni ho praticamente girato tutto il mondo, e, a parte l’enorme piacere che mi dà lo scoprire nuove realtà, il contatto con altre culture si è rivelato estremamente utile nel mio lavoro. Che non è per nulla diverso dal concetto di viaggio stesso.
“Mustaccioni”, creato da Dario Schiavoni
Viaggiare attraverso il gusto e far scoprire nuovi sapori agli altri è una parte fondamentale del mio lavoro. Il momento del drink, come tutto ciò che riguarda il campo della ristorazione, è un’esperienza. Ma a differenza del food, il cocktail, nella sua più alta manifestazione, ossia applicata all’Hospitality, ha una marcia diversa. E’ un’esperienza unica e personalizzata”.
In che modo?
“Il concetto di Hospitality, si potrebbe riassumere in questo, forse. Il cliente vuole sentirsi a casa. Quindi il nostro lavoro consiste nel capire il cliente, conoscerlo in qualche modo attraverso i suoi gusti, e quindi accontentarlo. Ma non si riduce solo a questo. Uno dei nostri obiettivi è provare a stupire l’ospite facendogli assaggiare qualcosa che non ha mai provato prima, proponendogli un’esperienza originale e nuova che solo con noi può vivere”.
Ogni cliente, immagino, è diverso, con gusti differenti. Come è possibile “stupirli” tutti?
“Attraverso la profonda conoscenza dei prodotti. Uno studio costante, continuo e aggiornato. Immagina che impieghiamo quattro mesi a creare una carta. Non è affatto un lasso di tempo inutilmente lungo se consideriamo il lavoro che c’è dietro.
Ogni distillato, ogni ingrediente che scegliamo è frutto di una ricerca accurata a cui prende parte di tutto il team, che, in questo modo sarà perfettamente consapevole e in grado di accontentare ogni tipo di esigenza del cliente e proporre qualcosa di nuovo”.
Un viaggio e una scoperta costante anche per voi, quindi.
“Esattamente. Io sono il primo a voler essere stupito, a voler conoscere sempre qualcosa di nuovo e di eccezionale da poter offrire. E qui entra in gioco un’altra parte fondamentale del mio lavoro: lo scambio di conoscenze attraverso la creazione di un Evento esclusivo.
Dario Schiavoni
Qui in Bulgari Hotel, ospitiamo i barman provenienti dai migliori locali di tutto il mondo, presenti nella classifica The World 50’s Best Bars, che portano con loro non solo conoscenze, ma anche concetti e approcci differenti. Questo dà modo a noi di entrare in contatto con diverse realtà, ma soprattutto a beneficiarne è il cliente che, attraverso gli stimoli nuovi generati dall’evento, si vede proiettato in atmosfere differenti. Un viaggio dentro al viaggio. Questo è il tipo di esperienza che cerco sempre di proporre“.
E a proposito di grandi eventi, all’orizzonte se ne prospetta uno di portata mondiale. Come vi state preparando?
“Quello dell’Expo di Dubai 2021 è il cardine delle nostre attenzioni. Ci stiamo preparando a quest’evento già da molto tempo. Come ben sai l’Expo si doveva tenere l’anno scorso ma la pandemia ha fatto slittare tutto. Eppure, invece di subirne passivamente gli effetti abbiamo usato il momento di rallentamento come motore per fare meglio. In effetti non si può neanche parlare di “rallentamento”, ma di accelerazione. Qui a Dubai, durante la pandemia Bulgari Hotels è stata una delle poche realtà che invece di contenere o licenziare, ha assunto! Questo lascia immaginare la mole di lavoro che i preparativi per l’Expo richiedono.
Lo stesso governo degli Emirati Arabi Uniti ha agevolato il tutto. Ha puntato molto sull’Expo, investendo in prima persona non solo in termini economici, ma mettendo in condizioni ogni singola realtà di lavorare in sicurezza e arrivare a questo grande appuntamento con serenità. Io stesso, nonostante la giovane età, mi sono vaccinato a gennaio. Cosa ancora molto lontana in Italia”.
Italia che però tu in qualche modo rappresenti.
“E ne vado molto fiero. L’italianità non è solo un brand. E’ un concetto, uno stile di vita e di eleganza che tutto il mondo ci invidia e ricerca e che noi orgogliosamente portiamo avanti ogni giorno. Sempre con entusiasmo“.
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