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E’ piuttosto scontato dire che anche il mondo del Food ha le sue mode, le sue tendenze. Modi di esprimersi che trovano fortuna per brevi o lunghi periodi, ma che, comunque, comunicano l’identità il loro tempo. Perché, non ci stancheremo mai di ripeterlo, la cucina parla. Racconta la storia di un luogo.
E tra le tendenze, sempre più apprezzata è quella dello Street Food. Abbiamo sentito ormai mille volte questo termine, siamo ormai abituati a vedere le nostre città sempre più piene di piccoli o medi “trucks”, camioncini o Api Piaggio attrezzati con tutto il necessario a preparare un buon pasto senza fissa dimora, una cucina “on the road”.
E il gran numero di attività di questo tipo è segno che questo concetto di ristorazione funziona alla grande.
E non c’è da stupirsi. Lo Street Food, nonostante il nome alla moda che rimanda a influenze d’oltreoceano, nel nostro Paese è tutt’altro che cosa recente, anzi, è parte integrante della nostra tradizione culinaria.
Non solo Burger all’ultimo grido e di tutti i tipi, ma anche prodotti radicalmente legati al territorio e alla sua storia. Ancora oggi ci piace mangiare “pane e panelle” mentre passeggiamo tranquillamente su un lungomare siciliano, o un “panino ca meusa” tra le vie di Palermo, per non parlare della sua arancina, o arancino, per non offendere i più sensibili . Ma anche un bel supplì a Roma, e sfido tutti a trovarsi a camminare nella Spaccanapoli e a non cedere alla tentazione di una bella frittata di pasta o per tutta Napoli, e per i più temerari, O’ pere e o’ muss. Per dirne solo alcuni.
Impossibile resistere. Perché quando visiti un posto, non vuoi vedere solo monumenti o luoghi ma anche i suoi sapori. Vuoi assaggiare un posto. E un piatto da Street Food è il modo migliore, molto più di un tradizionale ristorante fatto di quattro mura. Perché quelli sono i piatti della tradizione popolare di una città. E’ storia che scorre nelle vene dei suoi abitanti. Questo è uno dei fattori che alimentano il suo fascino.
La diffusione dello Street Food è anche un po’ legata all’esigenza dell’uomo moderno. I tempi sono sempre più serrati e veloci. Sicuramente chi ha una brevissima pausa e si ritrova con un languore lancinante, trova il truck immancabilmente vicino al luogo di lavoro o all’angolo della strada molto meno impegnativo che sedersi al ristorante. E, certo più economico, il che non guasta.
Senza però rinunciare al gusto. Perché anche il mondo dello Street Food ha una sua evoluzione. Perché se è vero che il segreto della sua bontà a poco prezzo si basava su materie prime grasse e poco costose oggi esiste anche quella corrente che si rifà alla tradizione, ma ne sperimenta anche le possibili varianti e sceglie le materie prime più accuratamente. Non è un caso che molti chef si lascino lusingare dal concetto di Street Food proprio per le sue sempre crescenti potenzialità. E a fronte di un non eccessivo impegno economico.
Un camioncino attrezzato per cucinare non ha certamente lo stesso costo di un ristorante. In più la tecnologia sforna in continuazione gioielli di innovazione per cui sono pochissime le cose che non puoi preparare su un truck.
Un campo da gioco ideale per sperimentare nuove combinazioni di prodotti tipici e nuove idee. E chi ci guadagna, in questa moda, siamo ovviamente noi golosi.
Written by: Andrea Famà
Gastronomia Gusto Street Food Talking Food Tendenza Tradizione
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