Mary’s Track: Lo Squalo e le due note che cambiarono il cinema
Tempo di lettura 3 minuti
Young ASCOLTA LA DIRETTA
Deep
Relax
Passion
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “7.000 caffè” – A. Britti
Tutti lo adoriamo. Non provate a mentire. In ogni sua forma. Dalla tazzina in moka del primo risveglio, all’espresso fatto bene del bar, persino quello della macchinetta durante la pausa.
Il caffè è una gioia.
Che sia la nostra piccola coccola quotidiana, un rito assoluto come per Eduardo De Filippo, o un bisogno irrinunciabile tanto da volerne a dosi massicce per endovena tramite flebo, tutti abbiamo un rapporto con questo prezioso ingrediente.
Prezioso non perché costi tanto – non ancora, poi coi tempi che corrono…- ma perché, come tutte le grandi benedizioni di questo mondo, hanno un valore molto più alto del loro prezzo. Per fortuna non tutti lo riconoscono e questo aiuta a preservarlo dalla mercificazione senza ritegno dei nostri giorni. E questa considerazione ci introduce al punto più importante.
Ingrediente. Perché lo è a tutti gli effetti. Come l’essere umano utilizza il suo cervello ad una percentuale minima di sforzo, così l’ homo poco sveglius utilizza tutte le potenzialità del caffè. Infatti il poco sforzo e la poca conoscenza sono gli unici limiti dell’umano agire. E in cucina, il caffè ha delle potenzialità a dir poco pazzesche.
Si, tutti stiamo pensando al tiramisù, o al rinforzino sul gelato alla nocciola dopo un bel pranzo d’estate.
La polvere di caffè è molto utilizzata per rafforzare i sapori decisi. Proprio come qualsiasi spezia. Dipende dal tipo di pietanza e dal suo grado di tostatura. Infatti, essendo un ingrediente molto duttile, il caffè sprigiona delle qualità interne, ed esalta profumi e aromi di altri prodotti, in base a come lo cucini.
Innanzitutto, se il piatto è di per sé grasso e succulento, come salse o carni rosse, si prediligerà una tostatura leggera, perché sprigionerà tonalità acide che andranno a bilanciare il piatto. Proprio come succede per il vino. Inoltre, si crea quella leggera crosticina che tanto amiamo e ha il potere di sigillare i contorni della nostra bistecca, che a quel punto non disperderà i suoi sapori all’esterno.
Al contrario, una tostatura più corposa accentuerà i sapori e gli odori, donando una fragranza quasi esotica al nostro piatto. In polvere si può usare nella marinatura di carne e pesce, così come ingrediente aggiuntivo nelle panature o nel brodo per le zuppe. La caffeina non deve spaventare. Nella cottura, per il caffè come per tante altre spezie e ingredienti, il principio attivo si fa molto debole. Non ne fate un limite.
La voglia di sperimentare è essenziale per scoprire cose nuove.
Un leggero ricordo di infanzia mi suggerisce che lei lo usasse molto in cucina, ma in un’altra maniera. Infatti, nonostante fosse una cuoca eccellente, aveva la mania di rovinare e graffiare i bei mobili in legno scuro lì presenti con pentole padelle, coltelli e ginocchia. Non chiedetemi come. Segreti della nonna.
Fatto sta che, ogni tanto, per riparare prendeva un pennellino e cominciava a spalmare questa strana tintura -a mo’ di grasso di foca per rendere impermeabili le imbarcazioni- che io, a quell’epoca, non potevo riconoscere immediatamente come caffè, perché la casa, comunque, ne era costantemente pervasa a tutte le ore. Non sia mai viene qualcuno, il caffè deve essere appena fatto. Quindi ce n’era sempre in quantità industriale. Se gli spiegavano che era meglio farlo sul momento per lo spreco lei rispondeva che tanto casa era un porto di mare, e che comunque non si buttava via niente. Ed era vero. Perché quel metodo funzionava. Via i graffi ogni settimana e il mobilio della cucina era ed è ancora oggi a distanza di anni ancora come nuovo.
E se i metodi della nonna hanno un riscontro certo, che è appunto la nonna, lo hanno di meno le leggende popolari e poco provate scientificamente, a cui io voglio credere per romanticismo, ma mai le proverei per vari motivi. Le riporto per dovere di cronaca in attesa che la nonna di qualcun altro me le confermi.
Pare che il caffè si usi anche per allontanare le formiche. Per la precisione i fondi di caffè della moka. Basta spargerli sul pavimento davanti alle porte o finestre e la formica non entra. Un po’ come il vampiro con l’aglio.
Come deodorante per auto, consigliato per i lunghi viaggi tipo Roma-Stoccolma senza soste, o per il frigo. Pare che sia un mangia odori. E’ ottimo come nutriente per coltivare i funghi in casa. Tutti i funghi senza discriminazioni, quindi anche muffe muschi e licheni. Io però eviterei di farli crescere rigogliosi sulle nostre pareti di casa, a meno che non abbiate un décor a tema boschivo. Meglio fuori, in un bel vasetto, o nell’orto. Infatti, lo scarto del caffè è un ottimo fertilizzante.
Il mondo è pieno di cose da scoprire, alcune di queste vanno oltre la conoscenza superficiale. O forse da riscoprire.
Written by: Andrea Famà
Tempo di lettura 3 minuti
© 2023 voicebookradio.com Cod.Fiscale 97824430157 - P.Iva 10494570962 - Licenza SIAE n.6671 - anno 2023
Post comments (0)