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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “New Year’s Day” – U2
Lo sentite questo suono? Vi dò un indizio: non è né la colonna sonora dei vostri sogni né tantomeno la musica del vicino. Eh no, purtroppo è tornata lei, che ci ricorda che la pacchia, ormai, è finita: la sveglia!
Non ci era mancata affatto, a dir la verità. Eppure è ricomparsa nelle nostre vite, perché è ufficialmente iniziato l’anno scolastico 2023!
So che non state saltando di gioia, sono ben consapevole che in questo momento non rifiuteremmo qualche ora in più sotto le coperte. E invece no, oggi ci tocca. Ma ora dobbiamo assolutamente trovare un modo per alleggerire questa ripartenza e per renderla più tranquilla. Basta fare attenzione ad alcune piccole accortezze, e ci auguriamo che dopo sia tutto più semplice.
“L’inizio è la parte più importante del lavoro”
– Platone
Intendiamoci, non sono solo io che dico che chi ben comincia è a metà dell’opera, persino Platone sarebbe stato d’accordo con me – o forse sono io che sono d’accordo con lui… interessante paradosso, ma ci penseremo in altre occasioni -. Quindi, per cominciare nel modo giusto, serve che la partenza sia fatta bene. E come, se non attraverso la scelta di una buona sveglia?
C’è chi ne prova tante per evitare di svegliarsi con un infarto, ma anche per fare in modo di sentirla. Ed esiste anche chi ha già trovato la sua suoneria ideale. Secondo alcune ricerche ed esperimenti, il classico beep-beep delle sveglie non è proprio la scelta migliore. Infatti, nonostante non ci siano spiegazioni chiare al riguardo, si pensa che questo suono potrebbe “confondere” l’attività cerebrale mentre stiamo dormendo. In più, sono suoni che, anche durante la veglia, potrebbero metterci in allerta, anche per questo sono da evitare. Una melodia, invece, che sia una canzone o una suoneria, potrebbe aiutare il cervello a riattivarsi più velocemente, facendolo passare in maniera più rapida dallo stato di sonno allo stato di veglia. Ok ok, non lo nego: sto andando a cambiare il suono con cui ero abituata a svegliarmi ogni mattina, ma per essere un po’ più sveglia di prima mattina, questo e altro!
John Gunther diceva:
“La felicità dipende tutta da una colazione tranquilla.”
E come dargli torto. La colazione, del resto, è un momento intoccabile. In giornate come queste, cerchiamo nelle mensole, ma il pandoro è finito. Anche del torrone non c’è traccia. Che fare, a questo punto?
Non resta che adattarsi, anche se questo significa dire psicologicamente addio alle vacanze natalizie. Ma purtroppo è proprio ciò che dobbiamo avere il coraggio di fare. Per dare il via a questi giorni di rientro così duri, è necessaria una colazione sana e nutriente, per riportarci coi piedi per terra e per farci sentire pieni di energia. E per essere completa, una colazione deve avere una buona fonte di carboidrati, proteine, grassi e vitamine. Insomma, pane, cioccolato fondente, frutta, latte, yogurt, gallette, cereali… potete sbizzarrirvi come preferite. L’importante è che a fine pasto siate sazi e rinfrancati. Dai, possiamo dire che un buon risveglio e una gustosa colazione ci aiuteranno ad affrontare al meglio la giornata. Ora zaino in spalla e si va verso scuola. E anche se probabilmente, soprattutto all’inizio, ci sembrerà difficile, non abbattiamoci, possiamo farcela. Ce l’abbiamo fatta tante volte, stavolta non farà eccezione. Non mi resta che augurare un buon rientro a tutti!
Scritto da: Benedetta Bini
Written by: Aurora Vendittelli
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