Banksy o non Banksy, questo è il dilemma. A Tokyo è apparso un nuovo graffito che presenta numerosi tratti in comune con il celebre “umbrella rat” dello street artist di Bristol. Si tratterà davvero della sua opera più recente? La certezza non c’è ancora.
Attorno all’identità del writer aleggia da sempre un alone di mistero: quale volto si celi dietro al suo nome, resta infatti insaputo. Tutto quello che conosciamo di lui, e ciò che traspare attraverso le sue opere, è spesso espressione dei disagi politici, sociali, e dello squallore di cui sovente l’essere umano è vittima.
Intanto, per eliminare ogni dubbio circa la sua veridicità, la porta del magazzino su cui è dipinta l’opera, è stata smontata e portata al sicuro. Si attende ora la conferma che si tratti proprio di un nuovo lavoro di Banksy.
La capitale nipponica è, comprensibilmente, in grande fermento. Tuttavia, da alcuni indizi emersi proprio dallo stato di conservazione dell’opera, sembrerebbe che non si tratti di un elemento recente, tutt’altro: il graffito potrebbe essere lì da molto tempo.
L’aver portato al sicuro il topolino è una scelta comprensibile, alla luce di quanto accaduto, appena prima dello scorso Natale, a Port Talbot (Galles). Si erano infatti create lunghe file di folla, accorse proprio per ammirare l’ultimo murale dell’artista.
A come stanno i fatti tutt’oggi, l’ultima opera accertata di Banksy resta dunque (ancora) “season greetings”. Ricordiamo inoltre che l’artista adopera spesso e volentieri il suo social preferito, Instagram, per autenticare le sue creazioni. Chissà che nelle prossime ore non ci riservi qualche sorpresa!
Post comments (0)