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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Can’t Tell Me Nothing” – Kanye West
Non so voi, ma maggio è appena iniziato e io non riesco più a studiare. Come già accennato, però, ci sono tanti piccoli trucchetti che si possono usare per invogliare lo studio o, almeno, renderlo un po’ meno pesante – tanto, purtroppo, ci tocca -. Andiamo più nello specifico: sono qui per consigliarvi quale snack abbinare a ciascuna materia e perché.
Partiamo subito con il primo snack della lista: una bella tazza di tè accompagnata da biscotti, torta o quello che preferite. Questo tipo di merenda lo trovo adatto allo studio delle materie umanistiche, quindi: italiano, storia, filosofia, arte e inglese – quest’ultima neanche ve la devo spiegare -. Tralasciando l’ovvia scelta dell’ultima materia, per lo spuntino più “british” a cui possiate pensare, il tè è perfetto per uno studio privo di calcoli, ma ricco di frasi e paroloni, per farvi sentire sofisticati proprio come coloro che scrivono i libri di testo di queste materie. E poi, quale altra bevanda vi immaginereste veder sorseggiare a un letterato nel suo studio, in pieno stile “umanesimo”? Perfetta per calarvi nel personaggio. Mi raccomando, però: tè e non tisane o camomille, a meno che non vogliate addormentarvi di fronte allo “Spirito” di Hegel.
Chiuso con le materie umanistiche, è arrivato il momento di quelle più scientifiche e, in particolare, matematica e fisica. Per uno studio ricco di calcoli e ragionamenti, in cui la vostra mente deve passare rapidamente da un enunciato all’altro, è importante essere più svegli e veloci possibile; per questo, allo studio di queste materie accompagnerei una bevanda energetica e del cibo spazzatura, come barrette o patatine.
Occhio, però, a non esagerare o vi ritroverete pieni di brufoli – e con la spanna dell’attenzione più bassa di un criceto -.
E per ultima, affrontiamo scienze. Per lo studio di questa materia, la scelta più ovvia è qualcosa di sano, come una centrifuga o qualunque cosa vi piaccia e sia, allo stesso tempo, “healthy”. Ciò è perfetto per calarvi un po’ nella parte dello scienziato e farvi sentire più a contatto con la natura, – ma, soprattutto, se studiate biochimica mangiando del cibo spazzatura vi prenderà un colpo -. E poi, ad esempio, se affrontate le vitamine con un frutto davanti, forse il ricordo vi rimarrà più impresso. Questi sono solo consigli e sono basati sulla mia percezione; magari, qualcuno di voi associa alle materie degli snack completamente diversi – un po’ come le associazioni materie-colori -. In ogni caso, nulla vi impedisce di provare e verificare voi stessi se questi abbinamenti funzionano o no.
Written by: Margherita Manzi
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