Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Moderat- A new error”
Al di là di qualunque ideologia o schieramento politico, tutti i giovani dovrebbero scendere in piazza questi giorni più determinati che mai, grazie anche alla recente esperienza del FFF (Friday For Future) che ha ridato voce alle nuove generazioni, negli ultimi anni messe da parte anche perchè spesso accusate di interessarsi poco a fatti importanti al di fuori dei confini nazionali.
In questo particolare caso occorre urgentemente sensibilizzare l’opinione pubblica ed inviare un appello alle istituzioni italiane ed europee, affinché intervengano e facciano qualcosa di concreto per fermare il terribile conflitto che incomincia già a profilarsi all’orizzonte.
Infatti manifestare pacificamente è l’unica arma che abbiamo per porre fine all’ennesima sanguinosa offensiva contro la Siria, già provata da anni di guerra, in cui hanno perso la vita innumerevoli innocenti che non hanno avuto altra colpa che quella di stare nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Questa volta è la popolazione curda a soffrire direttamente: una delle più grandi al mondo prive di stato nazionale, relegata a status di minoranza in svariati paesi e in particolare nella Turchia di Erdogan, qui con un valore che si aggira intorno ai 17 milioni di individui.
Una popolazione che ha offerto donne e uomini, sottoforma di un esercito improvvisato ma tenace, alla causa della lotta contro l’ISIS al fianco di USA e ONU, che poche ore fa ha pronunciato l’accusa di crimini di guerra e la violazione degli accordi di tregua stipulati insieme al vicepresidente americano Pence per il non intervento nel territorio siriano, seguito dal repentino appello del consiglio europeo per il ritiro immediato delle forze militari.
Ci si augura che la situazione si possa risolvere nel migliore dei modi e che per una buona volta si possa instaurare un periodo di pace duratura siglato da noi, prossima generazione ad ereditare il pianeta.
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