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Scienza e Tecnologia

Strumenti improvvisati

today16 Gennaio 2020

Background
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Una specie di uccelli marini sta incominciando a sfruttare il suo ambiente

Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Windows96 – Caligula”

L’uso di strumenti è sempre stato in generale un criterio fondamentale per individuare le specie con un livello evolutivo più avanzato, oltre che un indice di intelligenza superiore che dimostra la capacità dell’animale di utilizzare oggetti esterni a sé per adempiere i propri scopi e avere dei vantaggi nel proprio ambiente, seppur ai nostri occhi questi vantaggi risultino apparentemente modesti.

Studi documentati hanno osservato molteplici specie mostrare questi atteggiamenti: gli elefanti masticano la corteccia d’albero per creare “tappi” in grado di rallentare l’evaporazione di riserve idriche e hanno perfino imparato a lanciare oggetti per distruggere le recinzioni, nei primati si osserva l’utilizzo di bastoncini infilati nelle cavità dei termitai al fine di raccogliere gli insetti con più facilità, come anche l’utilizzo di bastoni di notevoli dimensioni per valutare la profondità di un corso d’acqua e quindi la possibilità di guadarlo, o ancora l’abitudine diffusa tra in corvi di lasciare frutta a guscio sul manto stradale per fare in modo che le auto ne rompano l’involucro. Nel caso degli esseri umani questa qualità è stata, insieme alla padronanza del fuoco e dell’agricoltura, quella che ci ha permesso di creare una società e svilupparci.

In questo contesto, troviamo la scoperta dei ricercatori (tra cui Annette L. Fayete e Erpur Snær Hansen, rispettivamente appartenenti al Dipartimento di Zoologia dell’Università di Oxford e al Centro di Ricerca Naturale Islandese) dell’uso spontaneo da parte di due pulcinelle di mare allo stato brado (provenienti da due colonie in Galles e Islanda) di bastoncini utilizzati per grattarsi punti del corpo non raggiungibili col becco.

Anche se non sembra, si tratta di un evento degno di nota, poiché l’unico altro comportamento osservato in passato e relativo all’uso di strumenti per l’igiene personale è l’anting, costituito da formiche passate sulle piume sfruttando l’acido formico da loro prodotto per scopi insetticidi, funghicidi e acaricidi; inoltre dal fatto si può supporre anche che la pratica possa essersi diffusa da una colonia ad un’altra, segno importante di una comunicazione inter-individuale efficace e di una vera e propria forma di insegnamento di tecniche, eventi che se venissero verificati ci porterebbero a capire la sottostima che è stata fatta in passato delle capacità cognitive appartenenti a questa classe di volatili marini.

Nel futuro vedremo forse altre specie unirsi al “club” d’èlite dell’evoluzione animale?

Written by: Leonardo Pintore

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