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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Autogrill” – Francesco Guccini
Per chi si mette in viaggio sulle autostrade italiane c’è una parola che mette allegria solo a pronunciarla: autogrill.
Di qualsiasi brand parliamo e in qualsiasi punto dello stivale ci troviamo, è senza dubbio uno di quei posti in cui ci siamo fondati tutti, chi più chi meno. Per un semplice caffè ristoratore, per un gelato, per un pasto veloce o per la necessaria sosta wc.
Però, siate sinceri, chi di noi non si è lasciato rapire dai corridori dell’autogrill pieni zeppi di cose golosissime e multicolori di cui non abbiamo assolutamente bisogno, ma che d’improvviso sentiamo di dover comprare?
Mi torna in mente l’ambiguo Pasquale Ametrano del film Bianco, Rosso e Verdone, che dalla Germania scendeva fino alla Basilicata. Ingolosito dal lecca-lecca di una bambina fece il pieno di oggetti di dubbia utilità, quasi fosse sotto ipnosi. In effetti, come in ogni market che si rispetti, i prodotti sono selezionati apposta per invogliare all’acquisto e sono esposti in corridoi in cui sei obbligato a passare se vuoi uscire vivo e tornare alla tua automobile.
Nel primo dopoguerra l’autogrill offriva caffè e semplici panini che sono tuttora il suo punto di forza, anche se si sono evoluti in varietà infinite e si fa sempre fatica a scegliere. Ma nel tempo la sosta veloce si è ampliata, molte stazioni infatti vantano veri e propri ristoranti e anche vari brand fra cui scegliere, quindi via a lasagne e tortellini, bistecche cotte al momento e dolcetti niente male.
È chi di noi non si è lasciato ammaliare dai tubi lunghissimi di cioccolatini o biscotti? Veri e propri attentati alla glicemia, ma che, vi garantisco, tengono buoni i bambini in viaggio e assicurano anche la merenda per i giorni a seguire. Ma perché non li troviamo anche nei normali supermercati nel corso dell’anno?
Se poi viaggiate anche in inverno vi saranno capitate tutte quelle persone che comprano il biglietto della lotteria esclusivamente all’autogrill. È leggenda metropolitana che, essendoci più smercio, si ha più probabilità di vincere. Questa dinamica non l’ho mai capita, ma qualcuno dice che funziona!
“I gratta e vinci e i biglietti della lotteria li compro solo in viaggio, forse perché sono più rilassato o forse perché con i gratta e vinci effettivamente ho vinto già tre volte!”
Antonio G., studente molto fortunato
Altra leggenda metropolitana, ma nemmeno tanto, racconta di persone dimenticate al gabinetto per un errore di conta sull’autobus prima di ripartire dopo la sosta caffè. Vi garantisco che è successo davvero. Meno credibile invece la storia di chi “dimentica” la moglie o il marito e riparte in libertà. Più realistico invece chi lascia di proposito il proprio compagno/a in autogrill dopo una sana litigata. Roba da film!
Alla prossima sosta fateci caso, ci sono tipologie di persone quasi standard che incontrerete ogni santissima volta. Uomini d’affari frettolosi che sbuffano perché costretti a mescolarsi ai vacanzieri, coppiette felici che partono insieme per la prima volta e fanno il pieno di romantici cioccolatini, famiglie multicolore composte da infiniti membri con figliolanza al seguito che vorrebbe depredare gli scaffali dei giocattoli e delle caramelle, rappresentanti e autotrasportatori che attendono gli orari meno affollati, donne che si accampano nelle toilette, nonnetti che controllano i nipoti nelle aree gioco e amici a quattro zampe che finalmente si sgranchiscono un po’.
A notte fonda il popolo dell’autogrill cambia. Si torna dalle discoteche, dalle feste fuori città e si fa tappa obbligata per la colazione notturna. Ed è in questo momento che incontriamo di nuovo camionisti, corrieri, autisti di pullman dalla lunga tratta… il caffè è il momento d’oro a cui non si può rinunciare.
Ma, al di là, del popolo che affolla le stazioni, c’è un altro mondo dietro e cioè coloro che lavorano per rendere tutto questo possibile. Provate solo un momento a immaginare lo stato d’animo, la pazienza e la resistenza dei baristi, cassieri, commessi, cuochi che vengono presi d’assalto con ondate continue da allegre tribù e da intere comitive, spesso anche poco educate. Davvero potrebbero raccontarne di tutti i colori. Ecco, mi permetto un piccolo consiglio, che metto in pratica io per prima… siate gentili. Sempre!
Penso che a chiunque di noi sia poi capitata qualche storia divertente in sosta, un incontro, qualche piccola disavventura, qualcosa da ricordare.
Perché non me la raccontate nei commenti?
Written by: Valentina Proietto Scipioni
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