Nella punta dello stivale, più precisamente in provincia di Reggio Calabria, si trova il Borgo di Stilo, un sito che sorge a 400 metri sul livello del mare e alle spalle del monte Consolino.
Le origini di Stilo sono molto antiche: si narra che la città sia stata presa d’assalto e saccheggiata più volte dai Saraceni e che per proteggersi la gente del posto abbia costruito delle alte mura e 5 grandi porte. Durante il giorno queste ultime permettevano l’entrata e l’uscita degli abitanti, mentre di notte venivano chiuse ermeticamente. Nonostante le precauzioni prese, il popolo nemico riuscì lo stesso a entrare, costringendo la popolazione a rinchiudersi nelle proprie abitazioni, senza potersi rifornire di provviste.
Sempre secondo la leggenda, un giorno un guerriero ordinò alle donne di non allattare più i figli e di raccogliere il proprio latte in dei recipienti. Il latte venne usato per creare delle polpette bollenti di ricotta, che vennero scagliate per giorni contro i Saraceni. I nemici, vedendo tale spreco di cibo, dedussero che gli abitanti avessero delle grandi riserve alimentari e per tale motivo decisero di abbandonare la città. Con la ritirata dei Turchi, la popolazione volle ringraziare il giovane, che però si era volatilizzato. Per questo gesto miracoloso, si pensa che il ragazzo fosse San Giorgio, il santo patrono della città.
Stilo è un antico borgo ricco di storia e di inestimabili tesori. L’attrazione per eccellenza è la Cattolica, divenuta simbolo della città. Si tratta di una chiesa realizzata in stile bizantino, la cui costruzione è attribuita ai monaci orientali che si installarono in delle grotte chiamate laure. È possibile visitare anche il parco della Cattolica, caratterizzato da una passerella lignea che conduce al Monastero delle Clarisse. Altro luogo di interesse è il Castello, che venne costruito nel 1071 per volere di Ruggero il Normanno e successivamente ingrandito dalla famiglia Angioini.
Nel borgo sono inoltre presenti: la Chiesa di San Francesco, realizzata nel 1400 in puro stile Barocco, e quella di Santa Maria d’Ognissanti, che venne edificata nel 300 e ricostruita nel 700 anch’essa in stile Barocco. Abbiamo inoltre la Fontana dei Delfini, detta Gebbia, un’opera che è la testimone delle incursioni arabe e che celebra l’espulsione dell’imperatore Ottone II di Germania dal territorio.
Una città dalle mille sfumature di bellezza… Che aspettate a visitarla?
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