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Arte

Stevie Wonder, appello alle coscienze americane

today21 Ottobre 2020

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Where is your love song” – Stevie Wonder

Dopo i problemi di salute torna sulle scene Stevie Wonder con due singoli rilasciati in contemporanea che puntano i fari sul razzismo in occasione delle elezioni presidenziali.

Dopo 60 anni Stevie Wonder dice addio all’etichetta Motown. L’annuncio è stato fatto tramite una conferenza virtuale durante la quale il musicista ha anche detto di aver ricevuto un nuovo rene lo scorso dicembre. “Da quando sono stato dimesso – ha detto – gli infermieri si assicurano che io prenda le medicine in tempo e che lo faccia per il tempo che devo, anche per il resto della mia vita. Mi sento benissimo, la mia voce sta benissimo e mi sento come se avessi 40 anni”.

La nuova etichetta è ora So What the Fuss Music, che distribuisce con Universal Music Group’s Republic Records. Ma Wonder ha fatto di più, ha colpito dritto al cuore dei sui fan con due nuovi brani in uscita, Where Is Our Love Song e Can’t Put It In the Hands of Fate.

E’ la prima volta che esce con due singoli in contemporanea che segnano anche un passaggio importante, un vero e proprio ritorno alle opere più politiche degli inizi della sua carriera, come Front Line che parlava della guerra del Vietnam e Happy Birthday che ha contribuito a rendere il giorno di nascita di Martin Luther King Jr una festa nazionale degli Stati Uniti.
Ma curiosiamo insieme fra le pieghe delle due canzoni.

Can’t put it in the hands of fate

Can’t Put It in the Hands of Fate in origine era stata pensata come una canzone d’amore dal ritmo funk guidata dal classico riff di armonica ai quali Wonder ci ha da sempre abituati.
In realtà lo stesso artista ha dichiarato che il brano tocca un tema sociale e si rivolge agli elettori americani chiedendo di ragionare con coscienza, soprattutto riguardo al “razzismo sistemico … ogni giovane dice che queste cose qui sono inaccettabili. Non possiamo essere un popolo unito e avere questa follia … Il cambiamento è proprio ora – non possiamo metterlo nelle mani del destino”.

Wonder ha chiesto “un’espiazione, non solo per un paio d’anni, ma almeno da tre a cinque anni – non possiamo ignorare e agire come se le cose in questa nazione non fossero accadute … Non possiamo cancellarli dai libri di storia. La tratta degli schiavi è avvenuta, la ricostruzione è avvenuta, 150 milioni di neri sono morti, è successo. L’unico modo in cui penso che possiamo risolverlo è attraverso il nostro amore e rispetto. “

Where is our love song

Invece Where Is Our Love Song ha una storia diversa che affonda le radici a tanti anni fa. Infatti Wonder iniziò a scriverla a 18 anni e ci è tornato sopra di recente cantando “parole di speranza disperatamente necessarie … Non il tipo di speranza che lascia indietro alcuni di noi, ma il tipo di speranza che solleva tutta l’umanità. “

Di questo brano si può dire che è nato da “tutta la confusione, tutto l’odio, l’est contro l’ovest, la sinistra contro la destra: un crepacuore … molta confusione“. Segno evidente che dai forti turbamenti e dai cambiamenti del mondo possono nascere riflessioni importanti da condividere e da cui ripartire.


Tutti i proventi di questo brano saranno devoluti all’organizzazione benefica Feeding America per fornire aiuto durante la pandemia di coronavirus.
Lui stesso ha dichiarato: “Siamo in un mondo in cui non siamo mai stati prima, quindi se posso fare qualcosa per usare il dono di saper cantare per aiutare a nutrire le persone, per mostrare il mio amore … è la mia gioia.”
Non ha dimenticato inoltre di invitare le persone ad indossare le mascherine per proteggersi dal virus e proteggere gli altri. E in questo periodo così delicato le sue riflessioni e il suo sound sempre raffinatissimo, sono una carezza benefica per l’animo.

Written by: Valentina Proietto Scipioni

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