Ostia antica, passeggiando con un archeologo nell’antichità
A pochi passi da Roma e dalle sue meraviglie archeologiche, si trova Ostia Antica. Le rovine dell'antico sito di Ostia sono un parco a cielo aperto grande ben 150 ettari.
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Il 24 novembre 1632 il filosofo Baruch Spinoza nacque ad Amsterdam.
Le origini ebraiche, la conoscenza dei classici e l’ambiente calvinista sono stati tre pilastri di uno dei pensieri più paradossali, ma tutt’altro che logicamente impossibili, della modernità.
L’esistenza di Spinoza è stata una delle più peculiari dell’intero panorama filosofico, un cui omologo contemporaneo potrebbe essere Ludwig Wittgenstein, il che ci suggerisce qualcosa sull’ecletticità del personaggio e della riflessione filosofica.
Scomunicato dalla sinagoga a 24 anni, la principale causa di questo grave atto fu il suo scetticismo circa l’immortalità dell’anima e l’inconciliabilità dell’ebraismo con la sua identificazione di Dio con la Natura, conseguenza dei suoi interessi scientifici nelle scienze naturali.
Di modeste pretese, la concentrazione di Spinoza fu essenzialmente rivolta all’affinamento del suo pensiero filosofico, il cui sviluppo ci è pervenuto attraverso fertili carteggi che scambiò con Leibniz, tra gli altri, che lo andò a trovare nel 1676.
Se non ti fosse capitato di avere per le mani il trattato teologico-politico e la cosa non ti disturba, potrei mandartene una copia.
Epistola XLVI, 9 novembre 1671 da Spinoza a Leibniz
L’opera più scandalosa di Spinoza fu senz’alcun dubbio il Tractatus theologicus-politicus, a cui Wittgenstein stesso si ispirò per la sua prima opera.
Pubblicato nel 1670 fu messo all’indice prima nel 1679 e poi, ancora, nel 1690.
Spinoza criticò aspramente la religione poiché foriera di paure inutili e vane speranze diventando brevemente paladino dei libertini ed identificato come un ateo virtuoso.
Estremamente moderna è la visione contrattualista liberale del filosofo, secondo cui gli uomini, al fine di autoconservarsi, hanno creato un patto tra loro. Conseguenza di questo patto è lo Stato, che esiste per garantire libertà di pensiero ed espressione, necessarie al raggiungimento e mantenimento della pace sociale.
Spinoza intendeva la sua stessa filosofia come un modo per “attraversare la vita non con paura o pianto ma in serenità, letizia e ilarità”.
Ma a questa parte “mondana” del pensiero spinoziano bisogna aggiungere la sua Eticha, pubblicata postuma nel 1677.
Spinoza tenta di risolvere le incongruenze dell’intera tradizione filosofica occidentale operando una sintesi originale tra la scienza moderna e la metafisica tradizionale, in un titanico sforzo di amalgamare classicismo e modernità.
Risolve il dualismo corpo/anima facendo di Dio la causa immanente della Natura. Saldò così Platonismo ed Aristotelismo, sostenendo che Dio è l’unico essere in cui l’effetto permane nella causa.
Per Spinoza, Dio è nel mondo e il mondo è in Dio e, non essendoci differenza tra causa ed effetto in Dio, la Natura ha le Sue stesse caratteristiche.
La riflessione filosofica di Spinoza era troppo scandalosa per l’epoca, ma fu germe fecondo nel campo del pensiero occidentale, a partire da Leibniz.
Per quanto oscuro e dimesso, quindi, Spinoza è da annoverarsi a tutti gli effetti tra uno dei maggiori ispiratori dell’Illuminismo e, conseguentemente, della nostra stessa mentalità.
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Written by: Ruggero Roccasecca
A pochi passi da Roma e dalle sue meraviglie archeologiche, si trova Ostia Antica. Le rovine dell'antico sito di Ostia sono un parco a cielo aperto grande ben 150 ettari.
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Beata on 25 Novembre 2020
Ottimo schizzo di essenziali informazioni sul pensiero e personaggio di Spinoza