Lezione 1- Piccolo Atlante delle Costellazioni Estinte: la materia inerte e la materia vivente
Lo scorso 2 Maggio abbiamo avuto il piacere di trascorrere alcune ore nel vasto auditorium del MACRO, il Museo d’Arte Contemporanea di Roma, per assistere alla prima delle cinque lezioni-incontro previste in questi giorni intorno alla fisica quantistica messa in relazione con l’astrofisica, la musica e il cinema.
Sembra strano chiamare in causa in un contesto così scientifico due “intruse” come l’arte delle vibrazioni sonore e la disciplina per eccellenza della rappresentazione del XXI secolo? Cambierete certamente idea non appena apprenderete come si è svolta la prima di queste lezioni completamente fuori dagli schemi, questo “Piccolo Atlante delle Costellazioni Estinte”.
L’evento, che altro non era che una parte del programma “Eureka! Roma 2019” promosso dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale, si prefiggeva di ripercorrere brevemente la storia delle Costellazioni attraverso una suggestiva fusione delle conoscenze dell’astrofisico Gianluca Masi e delle dodici improvvisazioni musicali di Patrizio Fariselli, tastierista degli AREA.
Un’iniziativa senz’altro innovativa per diffondere la conoscenza di argomenti così stimolanti attraverso l’unione della metodica razionalità di chi da tutta una vita è abituato a guardare oltre l’orizzonte, e di qualcosa di tanto profondo e ancestrale quale la musica: è stata proprio la sua incredibile plasticità ad averle permesso di trasmettere così efficacemente nell’immaginario di ogni individuo presente l’idea di aver appena ascoltato il suono di una Costellazione, la vita mutevole dei corpi celesti, la magnificenza degli astri.
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