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La France. Terra di bellezza pazzesca, è uno di quei posti dove almeno una volta nella vita devi andare. Se dovessimo elencare tutto ciò che c’è da vedere in questo Paese, la lista sarebbe più lunga delle materie da studiare per domani. L’aspetto su cui ci concentriamo oggi è – indovinate un po’? – il suo sistema scolastico. Premetto che non troveremo delle sconvolgenti differenze che ci lasceranno senza parole, ma comunque ci sono delle sottigliezze che vanno sempre analizzate e sulle quali può essere utile soffermarsi. Del resto, per una volta parliamo di uno Stato non molto distante dal nostro, con il quale condividiamo tanti punti di vista. Ma ora bando alle ciance, ci aspetta la scoperta del modello didattico francese!
Cominciamo dalle basi: la suddivisione in cicli. Anche in questo caso la scuola dell’obbligo inizia a 6 anni e termina a 16. A parte i nomi, che come potrete immaginare sono in francese, la divisione è praticamente la stessa. C’è la materna – école maternelle -, la primaria – école élémentaire -, le medie – Collége – e, infine, il Lycee, che corrisponde, ovviamente, al nostro liceo. Per chi vuole, naturalmente, segue la carriera universitaria.
Inoltre, le scuole sono gestite direttamente dal Ministère de l’Education Nationale, cioè il Ministero dell’Istruzione, anche se c’è da dire che, negli ultimi anni, sono stati messi in atto dei decentramenti, lasciando maggiore spazio anche agli enti locali, in modo da gestire tutto al meglio.
Una prima grande differenza con il nostro approccio alla scuola è il sistema di valutazione. Mentre in Italia i voti sono dall’1 al 10, in Francia vanno dall’1 al 20 – beh, dai, almeno non hanno la rogna del fastidiosissimo 5,5, perché con questo tipo di sistema vengono favoriti i voti interi. -. Soprattutto nell’ultimo periodo, tuttavia, il sistema scolastico francese tende ad evitare l’utilizzo di essi, per cercare di ridurre l’eventuale competizione – spesso eccessiva – tra i ragazzi e per favorire il reale interesse all’apprendimento. Infatti, in un contesto che si basa sui voti, è fin troppo facile cadere nella tentazione di studiare solo per raggiungere quell’obiettivo, che nel bene e nel male, resterà un numero. Questo tipo di metodo, però, mette in tavola sempre discussioni accese, visto che è legittimo avere opinioni contrastanti al riguardo. Possiamo dire che, per il momento, le scuole francesi stanno tentando di adottare questo sistema. Presto ne scopriremo le conseguenze!
Il sistema scolastico francese, probabilmente, presuppone che la scuola sia un luogo in cui si sta bene. In linea di massima, infatti, gli studenti entrano nella struttura alle 8:00 ed escono alle 17:30. Niente panico, le ore effettive di lezione sono pressappoco uguali alle nostre, con piccole variazioni da istituto a istituto. Tuttavia, gli alunni hanno la possibilità di rimanere a scuola per svolgere i compiti assegnati, le attività extra-scolastiche e per favorire la socializzazione. Sono previste varie ore buche e pause, tra cui quella per il pranzo, che sarà sicuramente una delle preferite dagli studenti. Insomma, così a occhio può sembrare tanto tempo, anche parecchio stancante, ma se trascorso in modo piacevole, la fatica si fa sicuramente sentire di meno!
Possiamo dire che il sistema scolastico francese è ricco di particolarità, simile al nostro ma con qualche piccola differenza che lo rende caratteristico. E chi lo sa… magari ho ispirato qualcuno di voi a studiare qualche mese in Francia!
Non scordatevi, però, di quelle nove ore a scuola, potrebbe essere un trauma!
Written by: Benedetta Bini
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