L’equivoco ha radici antiche e nasce dall’idea che le piante, grazie al loro modo di filtrare l’aria per produrre ossigeno, sarebbero in grado di purificare l’ambiente racchiuso all’interno delle mura domestiche. Per una volta a braccetto con le dicerie delle nonne, anche la Scienza in un primo momento sembrava avvalorare questa tesi: si segnala a questo proposito uno studio risalente alla fine degli anni ’80 in cui Bill Wolverton, scienziato della NASA, stabilì nel suo rapporto che le piante sono una soluzione promettente ed economica all’inquinamento domestico. Se l’uomo si sposterà in habitat chiusi, sulla Terra e nello Spazio, dovrà portare con sé un sistema naturale di supporto alla vita.
Ora, sarebbe del tutto sbrigativo negare totalmente la veridicità dell’affermazione, ma bisogna fare delle importanti considerazioni, volte a contestualizzare i risultati dell’esperimento e soprattutto a far emergere quegli aspetti significativi in grado di ribaltare la situazione.
Innanzitutto, bisogna specificare che gli esperimenti del professor Wolverton erano incentrati nella valutazione della qualità dell’aria di ambienti perfettamente sigillati, come le navicelle spaziali, mentre le abitazioni domestiche, essendo dotate di porte e finestre, sono soggette a continui ricambi e perdite di aria. Inoltre, degno di nota è anche il fatto che le case abbiano un volume molto maggiore rispetto alle astronavi, il che significa per le povere e infaticabili piante un superiore quantitativo di aria da depurare e soprattutto di VOCs (molecole che si sollevano da pitture, shampoo, profumi, rivestimenti) potenzialmente nocivi per l’organismo umano da trasformare.
Di conseguenza, ciò che si può concludere per sfatare questo mito senza negare l’autorevolezza dello studio appena citato, è che sì, le piante costituiscono un prezioso alleato nel filtraggio dell’aria racchiusa nelle 4 mura domestiche, ma affinché i risultati siano apprezzabili servirebbe un quantitativo di vegetazione da appartamento davvero elevato: circa una pianta ogni 1,8 metri quadri di superficie!
Pertanto, a meno di non voler trasformare la vostra povera abitazione in una giungla umida ed intricata, è bene arrendersi pacificamente all’idea di utilizzare la vegetazione da appartamento per puri fini decorativi.
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