Soundtrack da ascoltare durate la lettura: “Quelli che arriveranno” – Brunori Sas
Picasso diceva che aveva impiegato una vita per imparare a dipingere come un bambino.
Uno di quelli che aveva colto benissimo questa metafora era Luis Sepúlveda, lo scrittore cileno che ha dipinto meraviglie della letteratura nascondendole a volte sotto la forma di favole; o meglio, romanzi con animali come protagonisti.
Picasso creava profonde e sfaccettate Opere d’arte scomponendo le forme e rendendole bidimensionali, un po’ come i bambini nei loro disegni.
Sepúlveda, dal canto suo, in alcune opere celava dietro il genere della favola storie amate da tutti. Il suo linguaggio semplicissimo e genuino sembra quasi tornare all’essenza, scomporre le parole complesse e superflue: come le forme bidimensionali cubiste.

Lo scrittore è scomparso il 16 aprile di un anno fa a causa del coronavirus, dopo una vita di lotta per i propri valori. L’impegno politico costante, i 7 anni di prigione sotto il regime militare cileno di Pinochet, l’esilio e l’ attività intensissima insieme a GreenPeace.
I suoi romanzi sono famosissimi, come Il vecchio che leggeva romanzi d’amore del 1993 e Il mondo alla fine del mondo del 1994.
Nel 1996 però uscì qualcosa che sembrava essere una storia per bambini: Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare. Una gabbiana in fin di vita con le ali piene di petrolio affida il suo uovo ad un gatto. Un racconto di amore per la natura e di generosità. L’essere umano inquina, ma è anche capace di creare qualcosa di bellissimo, di sal
varsi.
“Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante” miagolò Zorba
“Ah sì? E cosa ha capito?” chiese l’umano.
“Che vola solo chi osa farlo” miagolò Zorba.
In Italia Storia di una gabbianella ha venduto oltre 2 milioni di copie, più di un terzo delle copie vendute in tutto mondo. Siamo i più grandi fan di Luis, a quanto pare!
Dopo quasi venti anni di assenza dalle “favole” Luis è poi tornato a scriverle: tra il 2012 ed il 2018 ne ha pubblicate 4. Anche questi racconti sono tutti leggibili da bambini, con linguaggio semplice, ma godibili per tutti e con messaggi profondi.
Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, ad esempio, è una storia di amicizia nella differenza. Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza, invece, è un viaggio fuori dal branco, alla ricerca della libertà. Poi c’è Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà: un piccolo elogio ai legami sinceri che non bisogna mai tradire.
La sua ultima opera in assoluto è stata Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa, del 2018. Un racconto forse più amaro che dolce, in cui una balena parla del posto in cui vive, il mare, e di come la crudeltà umana lo stia rovinando.
Un po’ tutte le 5 “favole” di Sepulveda, in realtà, sono sia prese d’atto dei fatti che messaggi di amore per la vita. Denunce, ma racchiuse dentro cioccolatini con ripieno di speranza.
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