fbpx
play_arrow

keyboard_arrow_right

skip_previous play_arrow skip_next
00:00 00:00
playlist_play chevron_left
volume_up
chevron_left
  • play_arrow

    Young ASCOLTA LA DIRETTA

  • play_arrow

    Deep

  • play_arrow

    Relax

  • play_arrow

    Passion

Scienza e Tecnologia

Sempre più vicini agli ologrammi di Star Wars

today15 Novembre 2019

Background
share close

Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Star Wars – The Imperial March (Darth Vader’s Theme)”

Mentre il 2019 volge ormai al termine, le scoperte in ambito scientifico e tecnologico sembrano non finire mai: questa volta è il turno degli ologrammi volumetrici visivi, acustici e addirittura touch ideati da un gruppo di ricercatori dell’Università del Sussex, in Regno Unito, coordinati dallo scienziato Ryuji Hirayama.

Come esposto in un articolo comparso da poco sulla rivista Nature l’invenzione, un vero e proprio passo avanti nel campo delle non più così fantascientifiche immagini olografiche, è stata il frutto di un pizzico di genialità combinata a dovere con oggetti incredibilmente semplici: che ci crediate o no, per raggiungere un simile risultato è stato sufficiente servirsi di una pallina di polistirolo e 256 piccoli altoparlanti, posti in cima e alla base di un modulo 3D che funge da display per le immagini.

Ed è proprio nelle onde sonore il segreto di tutto: grazie agli ultrasuoni emessi dai vari altoparlanti e alla conseguente creazione di sacche di bassa pressione nell’aria nelle quali la sfera di polistirolo inizia a galleggiare, è possibile manipolare le onde sonore per spostare velocemente le sacche in questione e, di conseguenza, esercitare un controllo sulla posizione della pallina. Se quest’ultima viene spostata a velocità sufficientemente elevata (bisogna riuscire a tracciare l’intera figura in meno di 0,1 secondi!) si va a generare l’illusione della percezione tridimensionale di un oggetto in movimento.

Fin qui tutto molto suggestivo e comprensibile, ma… Come si spiega allora l’effetto touch?
Semplice: merito dei cuscinetti d’aria! Poiché gli altoparlanti vanno a creare una zona d’aria a pressione maggiore rispetto alle altre intorno alla pallina, è facile intuire che, andando a toccare l’immagine, si ha la sensazione di avere un vero contatto con la figura rappresentata, anche se si tratta sempre e solo di semplice aria!

Written by: Veronica Di Sero

Previous post

Musica

Una donna per amico

Durante la lettura si consiglia l'ascolto del brano: "Una donna per amico - Lucio Battisti" https://m.youtube.com/watch?v=DtFAVF4vZxY&time_continue=6&feature=emb_title il 14 ottobre 1978 Una donna per amico di Lucio Battisti entrava al terzo posto delle classifiche e la settimana seguente si trovava già in prima posizione, dove rimase fino al 13 gennaio 1979. Gli anni '70 erano gli anni del punk e della disco music; quello che cercava Battisti infatti era un incrocio […]

today15 Novembre 2019

Post comments (0)

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0%