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Scoperta in Puglia la prima barriera corallina italiana

today12 Marzo 2019

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Lo ha annunciato un gruppo di studiosi del dipartimento di Biologia dell’Università di Bari, dopo 3 anni di ricerche: tra i 40 e i 55 metri di profondità al largo della città marittima pugliese di Monopoli, in provincia di Bari, è stata scoperta da esperti sub muniti di telecamere e robot filo guidati una barriera corallina, la prima che si sia mai vista lungo le nostre coste.

Gli studiosi non sanno ancora stabilire con certezza da quanto tempo questo variopinto spettacolo della natura si trovi ancorato nelle profondità marine da loro scandagliate, ma ipotizzano con buon margine di sicurezza che la barriera si estenda dalla costa di Bari fino a quella di Otranto.

Le caratteristiche di questo inaspettato cambiamento nel panorama subacqueo al quale siamo abituati sono molto simili a quelle osservabili mettendo mascherina e boccaglio alle Maldive o nel Mar Rosso: per lo più, incantevoli distese di coralli e madrepore, anche se bisogna specificare che la nostra barriera si differenzia dalle sue simili per un aspetto in particolare:

“Nel caso delle barriere delle Maldive o australiane i processi di simbiosi tra le madrepore (animali marini che costituiscono i banchi corallini) sono facilitati dalla luce, mentre la nostra barriera vive in penombra e quindi le madrepore costituiscono queste strutture imponenti di carbonato di calcio in assenza di alghe. Ecco, dunque, i colori più soffusi, dati da spugne policrome con tonalità che vanno dall’arancione al rosso, fino al viola”, spiega il professore dell’Università di Bari Giuseppe Corriero.

Ora che è stata individuata questa preziosa risorsa del già splendido mare pugliese, l’Università di Bari, in collaborazione con l’Università del Salento e quella di Tor Vergata, ha provveduto a contattare l’Ufficio parchi e tutela della biodiversità della Regione, al fine di implementare misure precauzionali per preservare questa fragile e rara distesa di biodiversità pur consentendo, sotto certe condizioni, di venire contemplata dai visitatori di una delle più belle regioni del nostro Paese.

Written by: Veronica Di Sero

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