fbpx
play_arrow

keyboard_arrow_right

skip_previous play_arrow skip_next
00:00 00:00
playlist_play chevron_left
volume_up
chevron_left
  • play_arrow

    Young ASCOLTA LA DIRETTA

  • play_arrow

    Deep

  • play_arrow

    Relax

  • play_arrow

    Passion

News

Scoperta firma molecolare che può prevedere l’evoluzione del tumore al seno

today21 Gennaio 2019

Background
share close

Un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Oncologia Sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia ha dato una svolta agli studi sulle cellule tumorali, consentendo di prevedere lo sviluppo di uno dei tumori al seno più diffusi: Luminal B.

Grazie all’analisi dei meccanismi che generano le cellule staminali del cancro, i ricercatori hanno individuato un nuovo set di geni che permetterebbe di identificare le pazienti che possono evitare la chemioterapia, perché avranno in ogni caso una prognosi favorevole.

Il lavoro è riuscito poi a spiegare anche una proprietà fin ora sconosciuta: le cellule tumorali possono ri-trasformarsi in cellule staminali tumorali, come se si riprogrammassero secondo dei meccanismi ben precisi. È facilmente intuibile, quindi, la grandiosità di questo studio che ha aperto nuove possibilità di ricerca e cura.

Nel 2009 abbiamo scoperto il meccanismo biologico di duplicazione di queste cellule (la divisione simmetrica) e come bloccarlo con farmaci specifici. Oggi abbiamo scoperto che, sorprendentemente, le cellule cancerose prodotte dalle staminali, che formano la maggior parte del tumore, possono a loro volta ri-trasformarsi in staminali. Quindi, le cellule staminali del cancro hanno imparato sia come generarsi che come ri-generarsi.

Pier Giuseppe Pelicci, Direttore della Ricerca IEO e referente dello studio

È stato scoperto che il gene responsabile di questa rigenerazione è lo stesso che ne controlla la duplicazione: il P53 associato con il MYC ri-produce le staminali quando avviene una diminuzione del primo e un aumento del secondo. 

L’intervento su quest’ultime è un’operazione particolarmente drastica, poiché agisce sulla nascita della malattia e non tanto sulla proliferazione delle cellule tumorali, che avviene di conseguenza.

La scoperta di oggi ci conferma che vincere la scommessa sulle staminali del cancro significa probabilmente vincere la scommessa contro la malattia.

Pier Giuseppe Pelicci

Thalia Vlachou, una biologa dell’equipe, ha spiegato quindi che ancora non vi sono strumenti per riconoscere quali pazienti siano guarite dopo la chirurgia, risparmiandosi così la chemioterapia, ma per i tumori le cui cellule staminali si riproducono con minore frequenza o quasi per niente, si potrebbe evitare di ricorrere alla sopracitata terapia medica.
Lo sviluppo di una firma molecolare propria permetterebbe quindi di identificare le donne guarite e trattare solo quelle che ne hanno bisogno, compiendo un enorme passo avanti nella personalizzazione delle cure.

Written by: Elisa Fanais

Previous post

Facebook

News

Facebook lancia LOL, la nuova app pensata per i giovani

Negli ultimi tempi, sembra che la tentacolare creatura di Mark Zuckerberg stia avendo qualche difficoltà a mantenere il proprio posto nel cuore di milioni di ragazzi e ragazze che, stanchi delle condivisioni di dubbio gusto dei parenti che hanno tra gli amici o della monotonia della loro sempre più prevedibile timeline, abbandonano il loro primo amore e si avventurano alla scoperta di social network di nuova generazione: più colorati, appetitosi, […]

today21 Gennaio 2019

Post comments (0)

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0%