Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Morbida scheggia” – Bugo
Forrest Gump era velocissimo. Una scheggia.
Ma perché la scheggia, che è una piccola parte di materiale che si è staccata da qualcosa, dovrebbe essere veloce?
Se qualcosa si rompe, possiamo dire che è andato in pezzi, ad esempio, ma non è detto che siano schizzati via rapidamente. Potrebbero essere parti di qualsiasi cosa, pezzi di un materiale molto solido, come anche di uno molto morbido.
Se quell’oggetto è stato ridotto a brandelli, invece, probabilmente quelle porzioni di materiale si sono spezzate lentamente, e si tratterà di qualcosa di morbido.
Quando, infine, ci sono delle schegge, significa che probabilmente c’è stata una frattura abbastanza violenta di un oggetto decisamente solido, ed i pezzetti sono volati via velocissimamente, formando schegge snelle e appuntite.
La parola scheggia viene dal latino schidĭa, e prima dal verbo greco schízein ‘spaccare, fendere’. Ciò ci conferma il fatto che la scheggia deriva da una rottura netta e rapida, presumibilmente di un oggetto dalla consistenza dura che si è “spaccato”.
Bugo, però, nella canzone che vi consigliamo, usa l’espressione morbida scheggia. Probabilmente lo fa per creare un ossimoro, un’espressione che lega due parole apparentemente opposte per ottenere un effetto poetico. Come “attimo infinito”, per esempio.
E’ interessante notare che dal verbo greco da cui viene il nostro termine sono nate anche altre parole che indicano una rottura o una separazione.
Ad esempio lo scisma: una grande divisione, relativa probabilmente ad un’organizzazione, come la chiesa o l’impero. Per separazioni più piccole, come quelle tra partiti politici, si dice scissione (che invece non c’entra nulla con il verbo schizein). Un altro vocabolo che ha la stessa origine della scheggia è schizofrenia: una separazione dalla realtà.
Gli speaker di voicebookradio.com oggi parleranno della scheggia in tutte le sue varie accezioni: ascoltateli, ci leggiamo alla prossima parola!
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