Santana, 75 anni in 3 evergreen
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Samba pa ti” – Santana
75 candeline sulla torta di uno dei più grandi chitarristi al mondo, Carlos Santana. Festeggiamolo con tre canzoni che hanno fatto la storia.
Ha attraversato i decenni reinventandosi continuamente, riadattandosi alle sonorità delle nuove epoche, ma mantenendo il suo tocco morbido e fluido come pochi. Una mano di velluto che leviga le corde e le modella come fossero di burro. E’ senza dubbio proprio la morbidezza che mi viene in mente se penso a Santana. La morbidezza e la grinta insieme. La duttilità e il carattere indiscusso. La pasta armoniosa e carezzevole di una chitarra riconoscibile fra mille.
E con tre brani musicali passeggeremo attraverso la sua storia fino ad oggi.
Song number 1
Dagli anni settanta in poi ha mescolato i suoni messicani della sua terra al Rock più autentico, il blues alla salsa fino alla fusion in una sorta di filosofia musicale inclusiva e fuori da ogni schema. Questo gli ha permesso di duettare con altri grandi artisti creando sonorità aperte, estese, da assaporare a pieno gusto senza etichettare, senza provarci nemmeno. Perchè un genio creativo come lui non è classificabile in alcun modo. C’è troppo fluire…
Song number 2
Song number 3
Uno dei featuring che ho apprezzato di più, e che voglio assolutamente condividere con voi, risale solo all’anno scorso. Una coppia d’eccezione, lui e Steve Winwood, altra pietra inamovibile del Rock classico degli anni settanta. Insieme in un evergreen che è stato coverizzato da chiunque e in mille modi. Ma loro due hanno compiuto un piccolo miracolo. Senza scosse, sinuosi l’uno nelle corde dell’altro, perfettamente impastati e con un tocco talmente unico che ha rinvigorito un brano che era difficile rinnovare senza rischi.
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