Il 9 febbraio 2019 si è conclusa la 69esima edizione del Festival di Sanremo. Per quanto si continuino a sentire polemiche a riguardo, che hanno come argomento portante la critica che in uno spettacolo musicale si parli troppo di Politica, occorre specificare che ogni programma televisivo rispecchia in gran parte una spaccato della nostra società attuale: si evidenziano, inevitabilmente, i mutamenti in atto sul piano sociale, culturale e, di conseguenza, anche politico. Inoltre, è sempre interessante notare la composizione del pubblico spettatore, e quest’anno i dati parlano chiaro: siamo stati di fronte a un Festival tutto al femminile.
Interpretare Sanremo in questa chiave significa in primis tenere conto di come il mondo della televisione sia cambiando repentinamente. Sempre più persone, sulla scia promossa dalle generazioni più giovani, rivolgono il proprio interesse ad un tipo di intrattenimento più immediato, come lo streaming o i giochi di ruolo sulle piattaforme online. Non è un caso che anche quest’anno a fare da sfondo alle serate musicali ci siano stati i Social, protagonisti indiscussi adoperati per commentare le varie esibizioni e momenti più salienti.
I dati di share hanno comunque riscosso un notevole successo, con una media complessiva che si aggira attorno ai 10.000 spettatori. Di questi risultati, è interessante analizzare la composizione socoiodemografica del pubblico. Per quanto concerne il sesso, la platea femminile supera di gran lunga quella maschile: addirittura 6,5 milioni contro 4.4 milioni!
Per provare a spiegare il perché di questa tendenza femminile, si ipotizza che il genere in questione sia più propenso alle mode del periodo, in continuo mutamento, e questo aumenterebbe la loro curiosità nel seguire il Festival. Le fasce di età più attive sarebbero poi quelle attorno ai 18-34 anni e le over 50. Sicuramente anche una maggiore propensione al romanticismo contribuisce al tutto: infatti, sono spesso e volentieri le donne ad apprezzare la profondità dei testi con argomento l’amore in tutte le sue sfaccettature.
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