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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Il più grande spettacolo dopo il Big Ben” – Jovanotti
Sanremo, Martedì 7 febbraio 2023. Ore 20:36, direttamente dall’Ariston, una telecamera inquadra le facce dei conduttori che ci terranno compagnia fino a domenica 12 febbraio: Amadeus e Gianni Morandi, con indosso degli elegantissimi smoking, presentano la 73esima edizione del Festival della Canzone Italiana!
Ma sono passati solo pochi minuti e, tra il ricordo del 75esimo anniversario della Costituzione Italiana ed un saluto al presidente Sergio Mattarella, è Roberto Benigni a monopolizzare il palco con un discorso che, partendo da un fioraio sanremese, finisce proprio alla Costituzione. A co-condurre la prima serata di Sanremo: Chiara Ferragni. Presentata dopo le prime due esibizioni, l’influencer sale sul palco con un abito realizzato da Giovanni Muciaccia, con una miscela di acqua e colla vinilica – a tratti qualcuno avrebbe potuto insinuare che, ad avvolgerla, fossero una quantità spropositata di strati di carta igienica -. Di certo gli stilisti si sono impegnati di più per gli altri due conduttori, che sfoggiano un drip migliore, a dir poco fantastico. Mentre il Giannone indossa divinamente la rossa palandrana di zio Paperone – probabilmente l’obiettivo è fare un pisolino insieme al Presidente -, Ama è una strobosfera glitterata – giusto per essere un po’ di più al centro dell’attenzione-.
I vostri cari critici musicali e giudici riconosciuti a livello galattico, Zahra e Alessandro, sono qui per presentarvi la classifica della prima serata. Attenzione però, da qui e per le successive serate di Sanremo, finiranno nella classifica YCB solo gli artisti giovani. Degli adulti di Sanremo se ne parlerà dall’altro lato della barricata, dove supportano Mengoni.
I Colla Zio vincono a mani più che basse, bassissime. I 5 ragazzi, con dei giubbotti che trasudano indie colorato, scendono la scalinata dell’Ariston come se fossero le scale del loro liceo, iniziano a cantare e ballare in modo sincronizzato ma, contemporaneamente, caotico. Si crea la performance perfetta. Come detto, i colori dei loro vestiti la fanno da padrone, senza dimenticare “Non mi va”, splendida canzone che fa da colonna sonora al loro divertimento – se la so’ tajata insomma-. I Colla Zio, durante questa prima serata, sono stati tutti noi ragazzi – e per questo non potevamo non assegnare loro il primo posto di questa classifica temporanea. –
Al secondo posto abbiamo Olly, aka di Emanuele Lovito, che ci ha sorpreso con “Polvere”, brano con cui il cantante racconta se stesso attraverso uno stile unico, tutto da ballare. Apprezzati moltissimo, non solo il look sobrio, ma anche i giochi di vocalizzi e di toni diversi, usati per dare vita ad un racconto cantautorale, intimistico e riflessivo.
Terzo posto per la nostra pupilla Ariete, che presenta “Mare di guai” in una performance ricca di emozione – glielo si leggeva nei suoi dolci occhioni-. Emozione che, purtroppo, le ha giocato anche qualche brutto scherzo durante l’esibizione – ma le stonature sono più che lecite, considerando l’importanza dell’evento…-. La piccola Ariete però è completamente promossa per il testo e per il look azzeccato – capelli ingellati e impermeabile rosso fuoco – e giocato sull’effetto bagnato.
Uscito direttamente da “Il castello errante di Howl“, il giovane Gianmaria Volpato, in arte gIANMARIA, si conquista con “MOSTRO” il quarto posto. La canzone, di per sé, non propone temi stravaganti, ma è interpretata in maniera estremamente… sentita, con lancio dell’asta del microfono in omaggio. Il suo drip però è semplicissimo: la camicia bianca sbottonata ed il pantalone nero richiamano palesemente Howl – sposami Howl -, e, proprio per questo, riceve un 8/10 da Alessandro e dei fiori da Amadeus.
Al penultimo posto della nostra classifica: Mara Sattei che, in uno splendido ed elegante abito nero, ha presentato “Duemilaminuti”. Tema centrale della canzone è l’amore malsano, dove violenza e manipolazione mentale si alternano. Tema delicato, peccato che buona parte del testo non si sia capita perché Mara si è mangiata le parole – il rap non fa proprio per lei…-.
All’ultimo posto Leo Gassman – sì, proprio il figlio del celebre Alessandro Gassman– con “Terzo cuore”, canzone scritta da nientemeno che Riccardo Zanotti, leader dei PTN. – C’è un dottore? Alessandro è svenuto. – E sembra proprio una melodia da album dei Pinguini, leggera, andante e romantica, con un ritornello da cantare a squarciagola in macchina. Anche Leo non si dimostra particolarmente eccentrico: in linea con la tranquilla e spettacolare semplicità del pezzo, va di completo, camicia e cravatta – tipo Zahra ai diciottesimi – che garantiscono anche a lui un mazzolino di fiori di Sanremo.
Sono le 2 di notte e Fiorello riesce ad essere Fiorello anche a quest’ora. Dopo Salmo che si butta in piscina, Blanco che sclera contro dei fiori di Sanremo e Morandi che dà del boomer ad Amadeus è ora di andare a nanna. Ma con l’amaro in bocca. La classifica della corrottissima Sala Stampa non ha rispecchiato il punto di vista di noi ragazzi, che invece speravamo in un successo degli artisti più vicini a noi. Ma non è finita qui… Domani verranno presentati i brani rimanenti con nuovi conduttori, nuovi ospiti ma, soprattutto, nuovi artisti, anche se noi attendiamo solo Rosa Chemical.
Scritto da: Zahra Javanmardi, Alessandro Vitrano
Written by: Alessandro Vitrano
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