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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Figli delle Stelle” – Alan Sorrenti
A Roma la street art ridona voce alle grandi donne della scienza.
C’è una zona della capitale che brulica di giovani. C’è l’Università lì vicino e si sa che, dove c’è un’Università, c’è vita che batte, c’è vita che scorre. Nella zona di San Paolo è proprio così. Sono varie le facoltà della Terza Università che si affacciano nei pressi di questa zona con conseguente abbondanza di locali, piccole botteghe, luoghi d’incontro e mille colori.
I colori delle panchine personalizzate lungo le aiuole della metropolitana dove ci sono principesse dormienti e farfalle che bruciano d’amore. I colori dei murales che, nei sottopassaggi e sulle facciate dei palazzi fanno capolinea fra tanto cemento. C’è un progetto speciale poi…
Il progetto è realizzato da donne e chiama in causa altre donne. Proprio nelle strade di Roma in cui le vie prendono i nomi dei grandi scienziati uomini ci sono cinque artiste che hanno preso in mano pennelli, colori e la loro voglia di “rivoluzione urbana” per dare voce, in contrapposizione, alle grandi donne scienziato.
Si chiamano Rame13, Giulia Ananìa, Martina Cips De Maina, Zara Kiafar e Giusy Guerriero e fanno parte del progetto MART – Millennials ARt Work che vuole omaggiare quelle scienziate, a volte poco riconosciute, che hanno cambiato la società e vuole motivare le generazioni future a seguirne le orme.
Le artiste si sono suddivise gli omaggi a creature davvero straordinarie. Per esempio Rame13 sta dipingendo Laura Bassi, prima donna insegnante e ricercatrice italiana, Rosalind Franklin, madre della scoperta della struttura del DNA, Cecilia Payne, che scoprì la struttura della galassia e Ipazia, filosofa, scienziata e matematica del III -IV sec. d.C.. E proprio parlando di Ipazia vi consiglio di rispolverare un vecchio film che ce la racconta in tutta la sua saggezza e il suo coraggio, Agorà. Fidatevi, vale la pena e vale di certo l’emozione.
Invece Giusy Guerriero propone uno sguardo della vita di Rosalind Franklin negli anni ‘50 in quanto donna e scienziata. Nell’immagine sono presenti elementi riguardanti la vita quotidiana e al contempo scientifici come vetrini di laboratorio, la Foto 51 scattata dalla scienziata e la raffigurazione della struttura a spirale del DNA.
Ma c’è di più perchè tutti gli anni MART 2022 organizza a Roma delle giornate speciali per conoscere il quartiere, raccoglierne le storie e raccontare il progetto di nuova toponomastica al femminile con Open MART.
Dall’11 al 13 novembre si svolgeranno, infatti, 3 giornate aperte di incontro e confronto tra pubblico, operatori e cittadinanza. Visite guidate, incontri pubblici sull’arte e interventi del Municipio VIII, di associazioni, di giornalisti e di docenti di toponomastica. Sarà un’occasione affascinante per guardare Roma da un’ottica diversa, quella degli occhi di sonne straordinarie che continuano a “parlare” e farsi sentire attraverso altre donne del terzo millennio.
Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it
Written by: Valentina Proietto Scipioni
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