“Che cosa vuoi fare da grande?”: è senza dubbio una delle domande più frequenti che vengono poste ai fanciulli di tutto il mondo. Le risposte, come ben sappiamo, sono assai variegate. Eppure, se c’è una persona che nel tempo ha realizzato appieno uno di quei sogni infantili, è proprio Federico Fellini, di cui in data odierna, 20 gennaio 2019, ricorre l’anniversario del 99esimo compleanno.
Fellini, infatti, ha sempre espresso il desiderio di “fare l’aggettivo”. Per il futuro artista che poi è diventato, certamente un sogno non da poco. L’aggettivo, comunque, l’ha fatto davvero: proprio con il termine “felliniano” si è soliti indicare una categoria di cinema ben precisa, caratterizzata dalla presenza di elementi onirici e stravaganti. Il sogno in tutti i suoi aspetti, è un leitmotiv di tutte le sue pellicole.
Senza nulla togliere a questo sfioramento del secolo, come comprensibile, i festeggiamenti più elaborati saranno quelli realizzati per la cifra tonda, nel 2020. Intanto, anche quest’anno, numerose saranno le mostre, le proiezioni e gli incontri dedicati al regista, per prepararsi al centenario.
In vista di questi festeggiamenti, il sindaco Andrea Gnassi anticipa già qualcosa: si svolgeranno moltissimi spettacoli dedicati ad un artista che non si intende solo ricordare, ma sul quale è stato impostato un progetto di trasformazione urbana e di valorizzazione culturale vero e proprio.
Il 2020, infatti, rappresenterà l’anno del “Museo Federico Fellini“, un luogo di cinema e spazio di creatività davvero unico nel suo genere.
L’emiliano è ritenuto uno dei registi più influenti di tutta la storia cinematografica. In quasi 40 anni di attività, iniziati nel 1952 con “Lo sceicco bianco” e conclusi con “La voce della luna” del 1990, ha rappresentato personaggi memorabili.
L’artista di Rimini ci ha lasciato dei lungometraggi ricchi di satira, adornati da un sottile velo malinconico, che descrive a pieno la condizione generale dell’essere umano; opere senza tempo, le sue, fortemente caratterizzate da uno stile onirico e visionario.
Tra le pellicole più celebri si ricordano: La strada, Le notti di Cabiria, La dolce vita, 8 ½ e Amarcord. Tutti questi film sono divenuti veri e propri topoi citati, in lunga originale, in tutto il mondo. Fellini è stato, infatti, candidato anche al premio Oscar ben 12 volte, e per la sua attività da cineasta gli è stato conferito nel 1993 il premio alla carriera.
Il regista era solito descrivere se stesso come “un artigiano che non ha niente da dire, ma sa come dirlo”: senza dubbio una frase carica di effetto e significato, forse, anche troppo umile e modesta per uno dei maggiori esponenti del Cinema nostrano e internazionale.
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