Nell’epoca di maggiore splendore dell’antica civiltà greca, l’agorà non era un semplice spazio aperto all’interno della polis, ma un luogo d’incontro, di scambio delle idee che favorisse l’unione costruttiva della creatività al pensiero e all’ingegno di molti per un reciproco arricchimento intellettuale.
Oggi quella concezione è stata in qualche modo ripresa: per iniziativa del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, sorge a Milano, più precisamente all’interno del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, un evento denominato InnovAgorà, una manifestazione avviatasi Lunedì 6 Maggio e che si protenderà fino a Mercoledì 8 Maggio.
L’iniziativa, per citare il ministro Marco Bussetti, si prefigge di:
Far uscire i brevetti dai laboratori delle nostre università e dei nostri centri di ricerca e a farli conoscere ai cittadini e alle imprese.
Marco Bussetti
Ed ecco dunque che team di scienziati provenienti da ben 49 università sparse in tutta Italia e 12 diversi enti di ricerca, per un totale di 176 innovazioni esposte, si stanno incontrando nel museo milanese proprio in queste ore, contribuendo in maniera significativa alla costruzione di quel gradino, cruciale per il progresso della nazione, in cui siamo più carenti. Se è vero che l’Italia vanta di menti di primo livello, infatti, bisogna ancora lavorare per quanto concerne un corretto utilizzo delle stesse sul territorio nazionale. Come ha spiegato Massimo Inguscio, presidente del CNR:
“Quello che ancora manca è la consapevolezza dell’importanza della ricerca da parte del mondo produttivo, ed è proprio per avvicinare questi due mondi che abbiamo aderito con entusiasmo all’invito del Miur di organizzare una manifestazione volta a fare in modo che i tanti brevetti generati dalla ricerca diventino ‘opere industriali’. In questo senso, Milano con la sua ricchezza di industrie e Pmi, è la sede ideale per avviare questo processo”.
I progetti esposti sono organizzati a seconda dell’area di impiego per la quale sono stati pensati. Nello specifico, è possibile osservare prototipi legati all’area:
1. Bioeconomica e agroalimentare;
2. Della manifattura intelligente: materiali innovativi, robotica e Ict;
3. Dell’energia sostenibile, ambientale e delle tecnologie verdi;
4. Della mobilità sostenibile, delle società intelligenti, sicure e inclusive;
5. Dei dispositivi per la diagnosi e per la cura;
6. Dei nuovi farmaci e biotecnologie per la salute;
7. Delle tecnologie innovative per l’edilizia, le infrastrutture e il patrimonio culturale.
Ciò che si auspica è che questa iniziativa si trasformi in molto più che un semplice appuntamento annuale tra domanda e offerta nell’ambito dell’innovazione, ma che diventi un vero e proprio motore propulsivo del settore della scienza e della ricerca italiana, che ha certamente molto altro da dare.
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