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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Why does my heart feel so bad” – Moby
Secondo appuntamento con Resta in Sala, la rubrica targata voicebookradio che per ogni film vi consiglia 4 brani per rimanere nel mood ancora un po’. Oggi parliamo di Se mi lasci ti cancello.
Titolo italiano tra l’altro molto criticato perché l’originale Eternal sunshine of the spotless mind – eterno sole della mente immacolata – da Eloise to Abelard di Alexander Pope, è diventato Se mi lasci ti cancello, togliendo tutta la poesia.
Prima di entrare nel vivo del film vi ricordo che, se vi siete persi il primo articolo di questa rubrica, potete recuperarlo qui. Attenzione da questo momento in poi seguono spoilers.
Uscito nel 2004, Se mi lasci ti cancello, ha rappresentato una ventata d’aria fresca nel panorama cinematografico dei primi anni 2000. Negli anni 90 era stata protagonista la commedia romantica americana – Nothing Hill, C’è posta per te, Pretty woman per citarne alcuni- conquistando i cuori di tutto il mondo. Con l’inizio del nuovo millennio iniziano ad arrivare i primi film romantici non convenzionali, filone in cui la pellicola di oggi si inserisce alla perfezione, giocando con gli elementi canonici della love story classica e ribaltandoli.
Il regista Michel Gondry è riuscito a creare una storia d’amore che coinvolge il pubblico dall’inizio alla fine, nonostante inizio e fine non siano ben definiti, anzi. Le vite di Joel – Jim Carrey – e Clementine – Kate Winslet– si intrecciano non solo su più piani temporali, ma anche su molteplici piani di realtà.
La loro storia parte dalla fine, raccontando le difficoltà prima dei momenti felici, fino ad arrivare al momento in cui si incontrano per la prima volta.
La particolarità di questa storia è il suo elemento fantascientifico, che però non rende meno umana la storia raccontata.
Entrambi i protagonisti a seguito della fine della relazione, decidono di farsi cancellare dalla memoria i ricordi dell’altro, in una clinica dal nome Lacuna inc. Gran parte di ciò che noi vediamo della relazione tra Clementine e Joel è filtrata attraverso gli occhi di lui, lo spettatore entra nella mente di Joel per rivivere gli alti e bassi del loro amore.
Dall’ultimo album della band britannica, vi propongo About you, ultima traccia di Being funny in a foreign language uscito ad ottobre 2021. L’elemento della memoria è centrale in questo film, per questo About you sembra essere stata scritta apposta per Joel e Clementine. Matty Healy – frontman dei 1975 e autore del brano- cerca di ricordare la sua ex, nei postumi della relazione finita ormai da tempo, cercando di aggrapparsi agli ultimi ricordi che ancora gli rimangono.
And there was something about you that now I can’t remember
It’s the same damn thing that made my heart surrender
And I’ll miss you on a train, I’ll miss you in the mornin’
I never know what to think aboutE c’era qualcosa di te che ora non riesco a ricordare
E’ la stessa cosa che ha fatto arrendere il mio cuore
E mi mancherai sul treno, mi mancherai al mattino
Non so mai a cosa pensare.
Continuiamo sul tema dei ricordi e della memoria con questo brano del 2000 di Elliot Smith, tratto dall’album Figure 8 – di cui vi raccontiamo qualche curiosità qui-. La voce malinconica di Elliot Smith vi accompagnerà dolcemente nel ritorno verso la realtà, soprattutto se dopo aver finito il film vi continueranno a scorrere davanti agli occhi le immagini di Joel e Clementine.
Why are you staring into outer space, crying?
Just because you came across it, and lost it’
Everything reminds me of herPerché guardi verso lo spazio piangendo?’
Solo perché l’ho vissuto, e l’ho perso
Tutto mi ricorda di lei
Adesso vi propongo un brano sull’impossibilità di cambiare il passato, in cui Sufjan Stevens si interroga sul perché, si continui a ripensare a ciò che è stato anzi che pensare alla bellezza di ciò che si ha. Ricorda un pò il rapporto che entrambi i protagonisti hanno l’uno con l’altra, anzi, con la memoria che hanno dell’altro.
I should have known better
Nothing can be changed
The past is still the pastAvrei dovuto sapere meglio
Che nulla può essere cambiato
Il passato è sempre il passato
Chiudiamo i consigli musicali con She di Harry Styles, brano del 2019, contenuto nel suo secondo album Fine Line. Nei sei minuti in cui si articola la canzone Harry ci racconta la storia di un uomo che mentre va avanti con la sua giornata, e con la sua vita, continua a pensare ad una donna. Senza però sapere perché o senza sapere chi lei sia, forse è solo una sua proiezione. Come Clementine per Joel, un ricordo remoto che ormai vive in un angolo della sua memoria, sbiadito, ma comunque sempre presente.
Lives for the memory
A woman who’s just in his headVive per la memoria
Una donna che esiste solo nella sua testa
I consigli per restare in sala, con la mente e con lo spirito, per oggi sono finiti, ma la settimana prossima vi parlerò di un altra pellicola e di altri 4 brani. Se nel mentre volete saperne di più di musica e cinema, potete continuare a leggere il blog di voicebookradio.
Written by: Elena Birocchi
elliot smith Harry Styles resta in sala se mi lasci ti cancello Sufjan Stevens the 1975
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