Red carpet, star internazionali, fotografi, premiazioni, una statuetta d’oro fra le mani: ecco ogni anno la ricetta vincente degli Oscar.
Attenzione però! La sera prima vanno in scena i Razzie Award dove ad essere premiati sono i migliori dei peggiori. Stesse categorie degli Oscar, stessa premiazione, un po’ meno di gloria eterna però!
Quando, dove, come e perché
I Razzie Awards sono un premio ironico e goliardico che ogni anno viene assegnano precisamente la notte prima degli Oscar ufficiali, sempre a Los Angeles. Nascono nel 1980 da una geniale idea del giornalista John Wilson.
Che sia tutto ironico si capisce già del titolo! Razzie viene dall’inglese “to razz” cioè letteralmente spernacchiare o prendere in giro.
Chi concorre? Attori, registi, sceneggiatori, colonne sonore, film dell’anno che si sono distinti per essere particolarmente brutti. Insomma, letteralmente i migliori dei peggiori.
La posta in palio? L’ambito premio è un lampone appoggiato su un nastro dipinto d’oro del valore di 4,97 dollari. Dietro alla scelta del lampone c’è sempre un gioco di parole: il doppio senso deriva dall’espressione inglese “blowing raspberry” che in slang indica il verso di una pernacchia rivolta a una persona ritenuta perdente o brutta.
Nel corso degli anni questa cerimonia è diventata così famosa che i diritti sono stati acquistati dall’emittente televisiva CNN che ogni anno trasmette in diretta la premiazione.
Clamorosi errori
Nel corso del tempo i Razzie Awards sono diventati uno strumento molto noto e usato anche dai media per giudicare un film o un attore.
Da parte della giuria incaricata di votare i peggiori, ci sono stati anche dei grossi scivoloni! Clamoroso il caso della prima edizione del 1980: venne candidato come peggiore registra Stanley Kubrick con Shining.
Ebbene sì! Prima di essere consacrato come un capolavoro cinematografico, il film venne duramente stroncato dalla critica e dal pubblico a causa dell’eccessiva lunghezza del film. L’evoluzione psicologica del protagonista, interpretato da Jack Nicholson, venne addirittura giudicata noiosa.
Scorrendo la lista delle varie nomination, un altro errore colossale è stato quello di candidare e addirittura premiare nel 1992 Danny DeVito come peggiore attore non protagonista per la sua performance di Pinguino in “Batman – Il ritorno” di Tim Burton.

Numeri da primato
Legate ai Razzie Awards e alle star che si sono aggiudicati il lampone d’oro, ci sono mille storie e curiosità!
Sandra Bullock detiene un primato niente male: è l’unica attrice ad aver vinto nello stesso anno un Razzie come peggiore attrice per “A proposito di Steve” e la notte successiva un Oscar come migliore attrice per “The Blind Side”. Due premi nello stesso anno è un bel record!
Esiste un equivalente di Titanic? Certo che sì! “Jack e Jill” nel 2011 ha vinto 10 Razzie, cioè un premio per tutte le categorie possibili a cui potesse essere candidato. Segue subito dopo “Breaking Dawn – Parte 2” della saga di Twilight che ha vinto ben 8 premi come peggiore!
E l’attore più premiato? Sicuramente il migliore dei peggiori è Sylvester Stallone che nella sua lunga carriera cinematografica ha collezionato 31 candidature e 10 Razzie, compreso quello di peggiore attore del XX secolo.
Pensate un po’, esiste anche chi ha vinto il premio Razzie come peggiore dei peggiori! Nel 2004 Arnold Schwarzenegger è stato premiato per un record un po’ particolare: aver ricevuto 8 candidature ai Razzie Awards senza mai vincere un premio.
Candidature Razzie 2021
Occhi aperti la notte del 25 aprile! Quest’anno ci sono alcuni nomi di grandissimi registi e attori candidati ai Razzie Awards. Candidato come peggior attore protagonista troviamo Robert Downey Jr con “Dolittle”.
Candidato come peggior film spicca “365 giorni”, pellicola che ha avuto un incredibile successo su Netflix ma evidentemente non ha convinto la critica. Il protagonista è tutto italiano: l’ex tronista di Uomini e Donne Michele Morrone è stato candidato come peggiore attore protagonista.
Speriamo di non dover sventolare la bandiera italiana per il migliore dei peggiori! Ci auguriamo invece di alzare tutte le statuette d’oro possibili la sera successiva: Laura Pausini, contiamo su di te!
Post comments (0)