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Musica

Radiohead, come non sopravvivere agli anni duemila

today5 Ottobre 2021

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: ”Paranoid Android” – Radiohead

Destinati a scomparire. La critica musicale inglese si riempie di parole lapidarie e di indifferenza per i Radiohead. Salgono sul palco nel silenzio generale del pubblico, pallidi e allampanati. Nessuno riesce a schiodarsi dall’immagine di universitari perdenti quando suonano, perché è quello che sono. Almeno Kurt Cobain aveva l’energia di urlare il disagio di stare al mondo. La situazione non è cambiata, ma la grinta ha lasciato spazio alla rassegnazione.

Radiohead

Poi arriva Creep e tutto cambia per Thom Yorke. Forse anche troppo. I Radiohead diventano le rockstar involontarie del momento. Il brano fa presa, esplode nelle radio, simbolo dei giovani che han provato a lottare contro un mondo che li ha abbandonati ed hanno perso. Ma Thom Yorke non è fatto per la vita da rockstar e ben presto cerca di evadere da tutti i riflettori. Anche se oggi ha 53 anni e numerosi premi alle spalle le cose non son cambiate molto. La sua ragion d’essere era fare musica che gli piacesse: i fan erano un surplus.

Ben presto il successo planetario di Creep inizia ad infastidire Yorke. È un brano brutto, troppo derivativo delle sue influenze. È un brano pericoloso, perché è l’unico che traina un disco che altrimenti sarebbe mediocre. I Radiohead hanno tutte le premesse per essere una one-hit wonder. Thom Yorke non ci sta: è il momento di fiondarsi in sala di registrazione e spiazzare chi si riempiva la bocca di etichette, chi li chiamava sempre i nuovi qualcosa. Nuovi U2, nuovi Talking Heads, nuovi Smiths. Nel 97 con OK Computer, nascono I Radiohead.  

Video musicale 

Nella storia dei Radiohead, ogni disco rappresenta un’impresa. Per costruire e andare avanti, abbiamo ogni volta demolito tutto quell oche avevamo fatto fino a quel momento. Il processo creativo è sempre stato penoso, tormentato, laborioso – Thom Yorke

Paranoid Android è il singolo di punta, un brano già lanciato negli anni 2000 per le tematiche ma al tempo stesso squisitamente anticommerciale. Sei minuti di delirio, un video musicale incomprensibile lontano dall’amore di MTV per le nascenti boy band. A metà tra Pink Floyd e primi Genesis gli alieni del rock prendono Creep e l’accartocciano. Nel sonno della musica commerciale il falsetto di Yorke trascina il panorama mondiale nelle ansie dell’uomo del Duemila.

Written by: Mariahelena Rodriguez

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