Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Fire On Fire” – Sam Smith
Le persone queer non sono bianche o nere, non sono atee o cristiane o musulmane, non sono maschio o femmina o qualsiasi altra sfumatura, non sono bi o pan o altro… sono solo loro stesse.
Essere se stessi in un mondo che cerca continuamente di cambiarti è la più grande delle conquiste
Ralph Waldo Emerson
LGBT+
Queerè un termine generico, che si può definire ombrello, che fa anche parte dell’acronimo LGBTQIA+.
La parola è inglese ed indica qualcosa di strano, di diverso, di insolito e venne spesso usata come insulto nei confronti delle persone appartenenti alla community. Ha anche un collegamento con la parola tedesca quer, che letteralmente significa di traverso, come se le perone etero-cisgender fossero persone dritte e le altre da “raddrizzare”.
Essere diversi non è una cosa né buona né cattiva. Significa semplicemente che sei abbastanza coraggioso da essere te stesso
Albert Camus
Con la Teoria Queer di Teresa de Laurentis nel 1990 le persone “normali” iniziarono a rivalutare quelle omosessuali e si iniziò a trovare una sorta di normalità, un modo in cui convivere senza discriminazioni.
Oggi definire una persona queer è complicato:
Cercare di farlo è un ossimoro vero e proprio.
Bandiera queer
Chi si definisce -o forse è meglio dire chi non si definisce– in questo modo lo fa perché non vuole essere etichettato secondo dei parametri, che siano quelli dell’orientamento sessuale, della religione, dell’etnia, del gender o di qualsiasi altra cosa vi possa venire in mente.
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: "Rorschach" - Typhoon Nonostante la breve vita, l’importanza di Hermann Rorschach nel campo della psicologia e della psichiatria non è mai stata messa in dubbio. Nato a Zurigo l’8 novembre del 1884, egli è l’inventore del Test di Rorschach, l’iconico test che si basa sull’interpretazione di macchie simmetriche, nere o policrome, da parte di un paziente. Hermann Rorschach Il test di Rorschach è quello […]
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