Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Song for Bob Dylan” – David Bowie
Forse vi stupirà sapere che spesso dietro a brani celebri si nascondono altrettanto celebri ispirazioni. Oggi ve ne propongo cinque dedicate a vip davvero speciali. Buona lettura e buon viaggio nel tempo.
1. You’re so vain – Carly Simon
Rilasciata nel 1972 come singolo del primo album della cantante statunitense. Per 50 anni la gente ha cercato di capire a chi si riferisse la Simon in questo pezzo e ancora oggi non si sa per certo. Lei, però, si è divertita negli anni a svelare dei piccoli indizi: nel 2015 ha rivelato che il secondo verso è dedicato a Warren Beatty. Negando una volta per tutte che fosse per James Taylor.
Ad oggi l’unica persona, oltre chiaramente a Carly Simon, a conoscere l’identità del vanitoso uomo è Taylor Swift, che ha dichiarato: “Dopo averla cantata insieme Carly mi ha detto all’orecchio chi è il soggetto. Proprio a me che non glielo avevo mai chiesto!”
2. Chelsea – Phoebe Bridgers
Questo brano è uno dei primi scritti dalla cantante statunitense Phoebe Bridgers, in origine era una poesia poi riadattata e inserita nel suo primo album Stranger in the alps del 2017. Il titolo Chelsea fa riferimento al Chelsea Hotel di New York, che tra gli anni 60 e 70 è stato la “casa” di vip, artisti e musicisti tra i più influenti di sempre. Da Janis Joplin a Patti Smith, Dylan Thomas e Jimi Hendrix, sono solo alcuni dei nomi che hanno occupato le camere del Chelsea Hotel. Per conoscerne tutti i segreti cliccate qui.
Sid Vicious e Nancy Spungen
“And you can call the service bell
When we stay at the Chelsea Hotel
And I’ll stay out of my own hell”
Ma questo luogo è stato anche teatro e testimone di morti sospette, come le due che la Bridgers ci racconta: Nancy Spungen e Sid Vicious. Il 12 ottobre 1978 Nancy fu trovata nella camera che condivideva con il fidanzato accoltellata a morte. La colpa ricadde subito sul cantante dei Sex Pistols, che non riuscendo a reggere il peso del processo, penale e mediatico, andò in overdose da eroina appena 4 mesi dalla morte della compagna. Per conoscere meglio questa storia cliccate qui.
3. Candle in the wind – Elton John
Lo potremmo definire il brano per eccellenza dedicato a un vip. Rilasciata per la prima volta nel 1973 nell’album Goodbye Yellow Brick Road, e in una nuova versione nel 1997. La prima versione è dedicata a Marilyn Monroe, Elton John le parla direttamente come se fosse una lettera ad una vecchia amica.Chiedendo scusa per il modo in cui il mondo l’ha sempre trattata, anche al momento della morte, mentre lui nel suo piccolo ha sempre cercato di andare oltre la facciata di Marilyn Monroe, empatizzando con Norma Jean.
La seconda versione è del 1977, ed è quella dedicata a Lady Diana. Riadattata in occasione del suo funerale, il testo non dice più “Goodbye Norma Jean” ma recita “Goodbye England’s Rose”.
Il brano modificato è stato cantato da Elton John solo tre volte: in studio per inciderla, alle prove del funerale di Lady Diana e al funerale stesso. Quando uscì ebbe un successo senza precedenti, diventando il singolo più venduto della storia.
4. What the water gave me – Florence + The Machine
Questo brano è contenuto nel secondo album della band inglese, Ceremonials uscito nel 2011. Il titolo è ripreso da un dipinto di Frida Kahlo dallo stesso nome, che al suo interno racchiude tutto ciò che l’acqua -la vita- le ha dato. Amore e sofferenza sono i temi portanti dell’opera e della canzone, ispirata però alla vita di un’altra artista “vip”: Virginia Woolf.
Florence Welch ispirata dalla scrittrice, in particolare dalla sua morte, le ha dedicato questo brano, dolce e malinconico allo stesso tempo.
“L’idea di lasciarsi andare all’acqua con le tasche piene di sassi mi ha sempre impressionata… Anche se l’acqua per me è una metafora perfetta per i miei sentimenti che non riesco a descivere, quelli troppo forti.”
5. La Casa Azul – Marco Mengoni
Se la canzone di prima portava il titolo di un’opera di Frida Kahlo, questa non solo è ispirata alla vita dell’artista, ma sembra proprio cantata dal suo punto di vista. Pubblicata nel 2018 nell’album Atlantico, vanta a collaborazione di Adriano Celentano, che canta nell’ultimo ritornello.
“Il mondo sta sulla punta delle mie dita Chiuso fra un letto, uno specchio, una gioia labile”
Il testo racchiude tutto ciò che era caro alla pittrice, in primo luogo la sua casa che dà il titolo alla canzone. Racconta del suo mondo interiore, cercando di esplorare ciò che noi spettatori ammiriamo nelle sue opere, non solo il dolore, ma soprattutto i colori del Messico che l’hanno sempre ispirata.
E dopo questa carrellata di brani dedicati e ispirati a personaggi famosi, siete pronti a scovare le storie che si nascondono dietro ai vostri brani preferiti?
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