fbpx
play_arrow

keyboard_arrow_right

skip_previous play_arrow skip_next
00:00 00:00
playlist_play chevron_left
volume_up
chevron_left
  • play_arrow

    Young Premi PLAY per ascoltare

  • play_arrow

    Deep

  • play_arrow

    Relax

  • play_arrow

    Passion

Cultura

Le sei “i” di Procida, capitale della Cultura 2022

today18 Maggio 2022

Background
share close

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Come è profondo il mare” – Lucio Dalla 

La cultura non isola ma aggrega ed è lo slogan che accompagna la città capitale d’Italia della cultura: Procida.

Sembrerebbe un gioco di parole che raccoglie e accoglie una serie di eventi che hanno reso l’isola punto di riferimento della cultura italiana nel 2020, l’anno della ripartenza dopo la pandemia, ma che è diventato anche l’anno dei sentori di guerra che aleggiano sull’Europa.

I cittadini di Procida sono abituati a sentire il profumo della salsedine, a vedere la meraviglia del mare, a viverlo come fonte benefica. Sono abituati a gestirne, in alcuni periodi dell’anno, anche le difficoltà, gli imprevisti. Proprio loro, quasi senza accorgersene, sembrano i più indicati per accompagnarci in quest’anno controverso.

L’isola non isola, ma aggrega

procidaSicuramente nemmeno loro si sarebbero aspettati di aprire la propria isola agli assetati della cultura in un periodo in cui essa è messa da parte a causa del potere e degli armamenti. Ma l’isola è forse fra le più indicata a svolgere il compito di accoglienza. Ed è proprio questo slogan “La cultura non isola” che spiega al meglio senso dell’impegno ad aprire le porte a tutti. Il mare, quello che circonda l’isola, adagiata nel golfo di Napoli, uno dei più bei paesaggi italiani, è consapevolmente sinonimo di accoglienza.

Sono le leggi del mare che governano la vita dei naviganti, tra queste una è al di sopra di tutte: l’aiuto incondizionato a chi si trova in difficoltà in mare, senza distinzione di razza, religione, nazione. Una legge non scritta, che da secoli vige sui naviganti. Un pezzo di cuore che la cultura alimenta con la sua apertura, accoglienza, condivisione.

Le sei “i”

E come i naviganti soccorrono chiunque, Procida apre le sue porte ai tanti artisti, non solo isolani, non solo partenopei o italiani, ma provenienti da tutto il mondo. Coloro che hanno qualcosa da dire, che si distinguono con la loro arte e con l’impegno civile, ambientale, sono stati invitati a partecipare a questo evento che da una piccola isola, nel cuore del Mediterraneo, fa sentire forte il suo richiamo all’impegno attivo. Sono stati coinvolti 350 artisti provenienti da 45 paesi che racchiudono le 6 “i”: Procida include, insegna, impara, ispira, inventa, innova.

Strumenti musicali con materiali di riciclo

Uno di questi è Kan Chan Kin 36 anni, artista e ambientalista delle Mauritius, invitato sull’isola per ricordare al mondo come cultura e ambientalismo possano intrecciarsi. L’uomo è impegnato in una campagna di riciclo dei rifiuti che popolano i mari. In particolare plastiche e microplastiche che trasforma in fantasiosi strumenti musicali. Lui, con il progetto Trash to Music, è giunto a Procida accompagnato da musicisti provenienti da isole remote per partecipare alla rassegna Echi delle Distanze.

L’attrazione per un giovane artista impegnato in prima persona per l’ambiente ha rappresentato per l’isola di Procida un momento di aggregazione. All’evento hanno partecipato bambini, ragazzi e adulti che hanno affollato il Casale Vascello. Musica e canti hanno seguito il filo conduttore della natura e dello stretto rapporto che lega la stessa con l’uomo. Il richiamo a prendersi cura dell’ambiente è stato forte e deciso.

Il suo impegno da ambientalista non si ferma alla semplice constatazione che il cambiamento climatico rischia di far sparire la sua casa, ma si unisce a quello di tante persone che chiedono un impegno maggiore non solo da parte di chi ci governa, ma anche da tutti i cittadini del mondo, per la salvaguardia del nostro pianeta, la nostra casa.

Vale la pena, nei prossimi mesi estivi, fare un salto in quest’isola meravigliosa e goderne appieno le bellezze e le vibrazioni culturali di cui si sta nutrendo.

Written by: Teresa Corrado

Previous post

Post comments (0)

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0%