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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Vedrai vedrai” – Luigi Tenco
La Targa Tenco ogni anno viene data a chi ha dato un apporto significativo alla musica italiana con dischi di spessore e di qualità. Definirlo uno dei premi più prestigiosi della musica italiana sarebbe riduttivo: sono un po’ dei Grammys nostrani, più dimessi e incredibilmente più esigenti. Le categorie ambite non abbracciano i generi musicali ma tutta la canzone italiana: miglior album, miglior canzone, miglior opera prima, miglior album in dialetto, miglior interprete e miglior progetto collettivo. Oggi conosciamo brevemente gli artisti della categoria miglior album in assoluto, una delle targhe più ambite assieme a quella per l’opera prima:
Non sorprende vedere in lista l’ultimo capolavoro di Samuele Bersani, Cinema Samuele. A ben sette anni di distanza da Nuvola Numero Nove il cantautore ritorna con una nuova maturità, più disillusa. Nonostante le amarezze e le delusioni che man mano spezzano e irrigidiscono l’anima bisogna reagire, vincere sul passato e vivere nel presente. Le paure e le incertezze dominano ogni traccia fino al finale, ma è anche viva la voglia di rinascita e di rimettere assieme i pezzi, come in Harakiri
L’epopea del rapper di Molfetta che ha subito conquistato il disco d’oro è una retrospettiva su una carriera di successi. La sua è una penna che ha dato tanto al panorama italiano e che ha intrecciato testi densi di citazioni e denunce politiche e sociali. Dopo otto album Exuvia abbraccia il cambiamento. Caparezza accetta il passato imbarazzante di Mikimix in Campione dei Novanta ed evade dalla prigionia di Prisoner 709 che lo aveva portato a scavare nei suoi pensieri: tappe necessarie per la metamorfosi definitiva e spiegare le ali.
Ira è un album complesso in un periodo musicale che ricerca semplicità e immediatezza. Una forte rivendicazione della sperimentazione che il mondo si era lasciato indietro con Kid A e Amnesiac dei Radiohead. Comune denominatore di Ira è un sovraccarico di stimoli sonori che va oltre la canzone, oltre le parole. Un manuale del futuro semplicemente indescrivibile, tra i vincitori più papabili della Targa Tenco.
Motta si pone al polo opposto di Ira con Semplice. La dichiarazione d’intenti si riflette soprattutto nei testi di brani come E poi finisco per amarti e Qualcosa di normale. La tensione dei dischi precedenti lascia spazio alla leggerezza, ad una pace che è stata a fatica conquistata. Non è un caso che Motta abbia citato più volte De Gregori e Calvino: Semplice vuole essere figlio di quella leggerezza pensata che permette di trovare la serenità. Gli arrangiamenti sono più elaborati di quello che può sembrare, con derive techno inattese come in Quando guardiamo una rosa.
Pino Marino è un nome che sulle prime suona nuovo alle orecchie di un pubblico mainstream, ma fa parte della generazione di Silvestri, Fabi e Gazzé. Tilt è un disco dalla forza espressiva imponente, a partire dalla copertina, la celebre foto “L’ora del bagnetto, Gaza”. Pino Marino si chiede dove sta andando l’essere umano e cosa ne sarà della sua umanità.
Il vincitore di ogni sezione della Targa Tenco verrà proclamato al termine della seconda votazione, dopo il 5 luglio.
Written by: Mariahelena Rodriguez
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