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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “All you need is love” – Beatles
San Valentino ci ha già lasciato da più di una settimana, eppure per parlare di sentimenti è sempre il momento giusto, basta farlo in modo adatto. Soprattutto se siamo in una di quelle serate difficili, successive ad un incontro acceso ed emotivo con quella persona. Le emozioni stancano, perciò tutto quello di cui avremmo bisogno in certi momenti si può racchiudere in tre parole: popcorn, risate e amore. In queste occasioni, l’ideale è scegliere un film che sia capace di farci sorridere per le disavventure amorose di qualcun altro. Ma anche il sentirsi compresi e meno soli, in qualche modo, può essere davvero utile.
Il Diario di Bridget Jones è un film del 2001, diretto da Sharon Maguire. È incredibile quanto, per molte persone, sia semplice immedesimarsi nella protagonista. Bridget è una trentenne single che beve, fuma e mangia per sfogare il suo stress represso. Ad aggiungersi alla sua vita già di per sé un po’ caotica, c’è il fatto che è invaghita del suo inarrivabile e gettonatissimo capo di lavoro, Daniel Cleaver.
Da adolescenti possiamo capire senza troppi problemi quali siano i complessi che abitano il cuore e la mente di questa ragazza e che non le danno tregua. Perciò, ad un certo punto, Bridget decide di dare una svolta alla sua vita. Proprio il 31 dicembre viene invitata al solito freddo buffet organizzato da sua madre, che le presenta un uomo di nome Mark Darcy – il cognome vi ricorda qualcosa? Beh, sappiate che non è casuale. – Grazie alla conversazione con quest’uomo, Bridget capirà che per lei è arrivato il momento di cambiare, stavolta per davvero. Per farlo, utilizzerà un diario in cui scriverà tutto su di lei, dalla A alla Z.
Annoterà sentimenti, delusioni, esperienze… e tutto il viaggio di ricerca di un uomo che per una volta non desideri solo divertimento, ma amore. Basterà la carta a farle voltare pagina?
Eh sì, oggi Hugh Grant ricorre, ma un film come questo non poteva essere risparmiato. Si tratta di un vero e proprio fornitore di risate e di una quantità piuttosto ingente di amore e tenerezza. Il protagonista maschile William Thacker gestisce una libreria nel quartiere di Notting Hill, a Londra. Divorziato, condivide il suo appartamento con un eccentrico coinquilino di nome Spike – personaggio veramente unico, degno di nota e di amore -. Un giorno la sorte decide di girare a sua favore e la stella del cinema Anna Scott entra nel suo negozio. Non finisce qui, però, perché poco dopo, all’esterno, i due si scontrano rovesciandosi del succo d’arancia addosso.
Will, mortificato, invita Anna ad andare a ripulirsi a casa sua e lei, in quelle condizioni, non se la sente di rifiutare. Il ragazzo dimostra tutta la disponibilità e l’accoglienza possibile. – Del resto, chi non lo farebbe con una splendida Julia Roberts in difficoltà? – Nonostante questo, però, Anna si ricompone e se ne va. Sembra tutto finito lì, in quell’attimo di sogno divenuto realtà. Eppure se fosse finito così, il film di certo non avrebbe avuto questo successo. Infatti, Anna suona il campanello e rientra in casa con la scusa di aver dimenticato una cosa. E nel momento in cui si salutano, i loro volti accorciano troppo le distanze e… beh, il resto è storia. Difficile capacitarsi di come un avvenimento così casuale, come sporcarsi con del succo d’arancia, possa essere l’origine di una storia all’insegna di affetto, risate amore.
Qui parliamo di un must, di una di quelle commedie romantiche che ti rendono migliore la serata. Lara Jean è un’adolescente che, invece di avere un diario segreto, possiede una scatola con delle lettere. Ogni volta che ha una cotta importante per un ragazzo, mette su carta le sue emozioni e le chiude in una scatola.
Già questo è uno spunto interessante: a molti di noi è sicuramente capitato di dover nascondere i propri sentimenti dentro una scatola, immaginaria o reale che sia. E il film, da questo punto di vista, una domanda porta a porsela: sarebbe stato meglio che le lettere fossero rimaste dov’erano o che fossero state consegnate ai dovuti destinatari?
Beh, sicuramente non sappiamo come sarebbero andate le cose nel primo caso, perché la sorellina impicciona di Lara Jean, Kitty, decide di fare da postina e di dare le lettere a tutti coloro a cui erano indirizzate. Ed è inutile specificare quanti guai ma soprattutto quanto divertimento causerà questo gesto. Tra gelosia, paura, gioia, rabbia… l’amore riuscirà a prevalere?
Questi tre titoli così famosi e unici sicuramente ci terranno compagnia in quelle serate non particolarmente allegre e ci faranno sentire meno soli, perché, del resto, i protagonisti ci dimostreranno che l’amore comporta dei rischi. Dei rischi che vale sempre la pena correre, se sono quelli giusti. Eppure, un argomento così importante viene trattato in una chiave leggera e simpatica, al punto che sentirete di non aver bisogno di altro: solo popcorn, risate e tanto amore.
Written by: Benedetta Bini
Bridget Jones film Notting Hill romantici tutte le volte che ho scritto ti amo
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