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Arte

Altrovepoesia, intervista a Clemente Grava

today17 Maggio 2021

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Bravi tutti” – Dutch Nazari.

C’è sempre bisogno di poesia, di uno sguardo limpido sulle emozioni. Anche nel mondo forsennato dei social. Ecco che nasce Altrovepoesia, una pagina di Instragram ricca di pensieri che sembrano fatti apposta per chi legge, seguitissima e di cui oggi vi parlerò intervistando il suo ideatore, Clemente Grava.

Sono molte le pagine Instagram che seguo con attenzione, ma una in particolare mi ha colpita. Forse perché parla con un linguaggio schietto, semplice e immediato. E mi ritrovo in molto dei suoi pensieri, cosa che di certo accadrà agli altri suoi lettori visti i numerosi followers che ha.
Si chiama Altrovepoesia ed è curata da Clemente Grava.

Partiamo con il dire che non è un vero e proprio progetto, non c’è una vera e propria idea dietro e non c’è nessun tipo di costruzione di un personaggio ipotetico.

Altrovepoesia non è altro che l’alterego di Clemente. Tutto ciò non riesce a dire e ad esprimere lo dice Altrovepoesia.

Clemente, come è nata questa avventura?

“E’ nato tutto completamente per caso un giorno di ottobre di ormai 4 anni fa, di ritorno da un viaggio a Firenze con mia madre in un periodo molto molto buio della mia vita. Eravamo in stazione a Santa Maria Novella in attesa di rientrare a Pordenone, che è il posto in cui vivo, quando i miei occhi hanno incrociato due ragazzi che si abbracciavano. probabilmente in procinto di dirsi addio per qualche tempo. Istintivamente ho preso una penna ed un pezzo di carta e di getto ho scritto la prima poesia dopo anni di inattività totale -si, ho scritto anche prima di quel momento, ma mi sono sentito spesso fuori luogo e inadeguato perchè i miei coetanei erano diversi da me e mi sono dovuto adeguare per non restare solo-. E’ stato proprio un raptus e da quel momento ho iniziato a scrivere senza sosta, di qualsiasi argomento!!

Inizialmente ho tenuto tutto per me senza far leggere niente a nessuno perchè mi vergognavo molto di quello che scrivevo.

Ho scritto e scritto e scritto per circa due anni, poi ho incontrato un’amica davvero importante per me che si chiama Francesca e mi ha spinto a farle leggere -molto controvoglia- quello che producevo, facendomi una proposta poi, “ perchè non apri una pagina instagram e le spingi un pochino in rete?”

Così ci ho provato e in meno di un anno e mezzo la pagina non solo è aperta ma conta circa 10000 persone che leggono quello che scrivo, vabbè non tutti e 10000 però una gran parte lo fa e una bella fetta ci si rivede”.

Quindi è un po questa la tua missione?

“Ecco, per me questa è la missione. Non far sentire le persone come spesso mi sono sentito io, SOLO. La solitudine è davvero brutta per le persone empatiche come me quindi parte soprattutto da qui il mio, chiamiamolo affettuosamente, progetto. Più le persone si rivedono in Altrovepoesia più mi sento meno solo. Parallelamente, ho iniziato anche a lavorare sul mio primo libro che è stato totalmente autopubblicato da me -con l’aiuto fondamentale di Gennaro Madera che ha curato l’introduzione e l’impaginazione e Maria di Lisciandro che ha illustrato tutta l’opera da cima a fondo- sulla piattaforma Amazon ed è uscito il 7 febbraio 2021. Continuo a lavorare ogni giorno per rendere i miei contenuti fruibili a più persone possibile, che siano giovani o meno giovani, uomini o donne l’importante è che abbiano la sensibilità di emozionarsi davanti a delle parole semplici ma dirette, proprio come la mia poesia”.

Qual è stato finora il feedback delle tante persone che ti leggono?

“Devo essere sincero, un anno fa non mi sarei aspettato niente di tutto questo soprattutto perchè ero quasi contrario a mettere così in piazza le cose che scrivevo.
Le persone si rivedono spesso in quello che scrivo ed io ne sono immensamente felice , mi da un senso di appartenenza infinito”.

Ci sarà sicuramente un piccolo testo o una poesia a cui sei maggiormente legato… 

“Assolutamente sì, ce ne sono tante, ma la mia preferita è di Franco Arminio e l’ho scelta come poesia di apertura del mio primo libro di poesia di cui ti parlavo prima e fa più o meno così :

Lo so
che quando morirai
tu amerai ancora.
Per te non è difficile.
Il tuo respiro fa fiorire le arance”. 

C’è un piccolo desiderio, una piccola ambizione, sulla quale vorresti scrivere e non hai mai fatto?

“In generale scrivo quasi sempre di tutto quello che mi passa per la testa quindi no, però vorrei impegnarmi di più a scrivere di me, più intensamente ed andare oltre i sentimenti. Essere ancora più introspettivo”.

Se le tue parole fossero una canzone, quale sarebbero?

“Ho sempre pensato che, se fossi una canzone, non sarei un brano da primo ascolto.
Perché in genere, per arrivare alle persone, mi ci vuole molto e ci ho messo un casino per capire che in realtà va bene anche così. Che la canzone migliore di un disco non è mai la hit.

Una delle mie canzoni preferite ed è BRAVI TUTTI di Dutch Nazari, un’artista che stimo davvero moltissimo”.

Per seguire Clemente su Instagram e ritrovarvi un po’ dentro ai suoi pensieri lo troverete come @altrovepoesia.

Written by: Valentina Proietto Scipioni

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