Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Masego & Medasin- Sunday Vibes”
In dieci anni sono triplicati gli studenti che decidono di studiare all’estero. Solo nell’anno 2018-2019 tocchiamo quota 10.200. La partecipazione delle scuole è ovviamente rilevante: ormai la metà degli istituti partecipa al progetto, aumentando le possibilità dei ragazzi di partire.
Le mete sono varie, anche se alcune rimangono le favorite: parliamo di Stati Uniti (24%), Spagna (11%) e Inghilterra (10%). Meno preferite dai ragazzi Canada (7%) e Cina (1%). Sono leggermente maggiori le partenze delle ragazze (61%) e la fascia d’eta che conta più partenze è quella dei 17 anni.
Molto confortanti i dati quindi, che mettono in evidenza come la voglia di partire dei giovani studenti sia in netta crescita. Una domanda però sorge spontanea: cosa ci guadagna il ragazzo a partire? Mettiamo in conto che al suo ritorno dovrà poi svolgere degli esami che ne accerteranno il livello di preparazione.
Nel corso di quei mesi (sei o dodici che siano) lo studente vive in un paese che è completamente differente dal suo, con ritmi e persone molto diverse da quelle a cui è abituato. Questo porterà quindi il ragazzo a conoscere un nuovo stile di vita dal quale imparerà sicuramente molto di più che restando sui banchi di scuola. Lo “scontro” con una cultura diversa è inevitabile, e questo è ciò che di più grande uno studente può trarre dal viaggio all’estero.
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