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Arte

PilCool: povero Goldoni, star del ‘700

today12 Giugno 2021

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Il dito e la luna” – Angelo Branduardi.

Altro non si può dire che “povero Goldoni” e non scherzo mica. Come i vari Checov, Pirandello e tanti altri, anche Goldoni spesso viene messo nella categoria degli autori “maltrattati” dalla letteratura o da chi non lo legge nel dovuto modo.

Goldoni

Se chiedessimo a dei ragazzi che da poco hanno finito la scuola: “Ti ricordi di Goldoni?”, la maggior parte di loro risponderebbe con una faccia a dir poco sconfortata. Rimanderebbero la mente al penultimo anno di scuola quando l’insegnante in accoppiamento con Parini assegnava le solite 50 pagine e la lettura de La locandiera. E all’interrogazione una sola domanda: – “Parlami di Goldoni e della riforma del Teatro”. 

Se la mettiamo in questa ottica, massima comprensione.

Ma in PilCool cercherò di raccontare un altro Goldoni, sperando di farvi impazzire di curiosità per la sua arte e le sue commedie!

E’ ora di partire. Ma siamo sicuri che riusciremo a stargli dietro?

Goldoni ebbe una vita a dir poco frenetica. Da Venezia a Roma alla Toscana e di ritorno al Veneto per poi trasferirsi a Parigi in Francia, affrontando la sua pazza vita attraverso le professioni più disparate.

Addirittura farmacista e avvocato. Eh sì, Goldoni considerato il padre della Commedia moderna ricoprì anche queste due professioni, oltre a quelle di commediografo, librettista e scrittore.

E soprattutto era un uomo di grande spirito e che si godeva in maniera sana e serena la vita. Infatti in un passo dei suoi Mémoires, ci racconta un periodo in Friuli dove, fresco Ventenne, sottolinea ricordando:

un certo vino rosso che era definito crea-bambini, offrendo pretesto per piacevoli scherzi

Di certo non si annoiava.

E volete che un uomo del genere possa farci annoiare a leggere le sue cose? Non di certo.

Infatti le sue opere vanno fruite proprio come la sua vita: in maniera frenetica e dinamica.

GoldoniProprio come una delle sue opere più importanti e oggi conosciuta in tutto il mondo: Il servitore di due padroni.

In questa frenetica opera, Arlecchino, grazie alla sua sciocca furbizia, innesca un meccanismo a catena che lega storie d’amore, di inganni condite con il divertimento più puro e la vitalità più esuberante.

Fermi tutti. Ma Goldoni non aveva riformato il teatro combattendo aspramente le maschere della commedia dell’arte?

Certo che no, anzi!6

Goldoni specie nei primi periodi creativi era il primo sostenitore dei caratteri dei comici della commedia dell’arte e il legame con l’Arlecchino Sacchi e il Pantalone D’Arbes portano grandi benefici. Sia in chiave creativa e soprattutto in chiave economica.

Solo in seguito si scoprì l’arte che li rendeva meravigliosi. Proprio come i comici di oggi, quando ripetono una battuta che ormai è superata.

Goldoni mirò a portare una freschezza e una nuova dimensione e vitalitànn

Ecco perché Goldoni deve essere letto, anzi di più, interpretato in modo dinamico come fosse un gioco: il gioco del teatro.

In questa interpretazione ognuno di noi deve tornare ad essere bambino e a sognare con gli occhi aperti una vita meravigliosa come quella di Carlo Goldoni.

Written by: Gianluca Lombardi

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