Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Me ne frego – Achille Lauro”
Le esibizioni sul palco dell’Ariston di Achille Lauro sono state sempre piene di riferimenti alla cultura musicale, artistica e storica: non solo nei vestiti indossati, ma anche nel testo delle canzoni, soprattutto in Me ne frego.
‘Me ne frego’ è un inno alla libertà sul palco più istituzionale d’Italia. La mia speranza è che potesse scuotere gli animi degli insicuri e le certezze di chi è fermo sulle sue certezze, perché è sempre fuori dalla propria “zona di comfort” il posto in cui accadono i miracoli. ‘Me ne frego’ è un inno alla libertà di essere ciò che ci si sente di essere. ‘Me ne frego”, vado avanti, vivo, faccio: questo è il messaggio che ho voluto dare con la canzone…
Achille Lauro
Il testo del brano fa riferimento alla celebre statua del David di Michelangelo e, quindi, all’episodio mitico dello scontro tra il gigante Golia e David; inoltre si riferisce con alcuni versi anche a San Francesco, intendendo che nella sua continua ricerca il cantante perde le cose che già possiede.
Con i suoi vestiti Achille Lauro ha fatto riferimento a personaggi storici significativi nella nostra cultura e anche in quella internazionale: San Francesco, patrono del nostro paese; la Marchesa Luisa Casati Stampa, importante mecenate artistica che non si è mai curata delle opinioni altrui; Elisabetta I Tudor, la Regina Vergine, una donna così importante da aver persino dato nome al periodo storico in cui è vissuta.
Un Santo (Francesco da Assisi, ndr) che se n’è fregato della ricchezza e ha scelto la “libera” povertà, un artista che se n’è fregato dei generi e delle classificazioni sessiste, una Marchesa (Casati Stampa, ndr) che, a dispetto del suo benessere, ha scelto di vivere lei stessa come un’opera d’arte, diventando una mecenate fino a morire in povertà e una regina (Elisabetta I Tudor, ndr) che ha scelto la morte, evitando di curarsi abdicando, pur di restare a proteggere e vivere per il suo popolo. La condizione essenziale per essere umani è essere liberi.
Achille Lauro
Elisabetta I Tudor non si sposò mai, affermando sempre di essere sposata con il proprio paese. Come re e regina affrontò la guerra contro la Spagna, mettendo la sua stessa vita nelle mani del suo popolo. Sotto la sua reggenza la letteratura inglese fiorì, con importanti nomi che possiamo ricordare quelli di: William Shakespeare, Christopher Marlowe, Ben Jonson, Edmund Spenser, Francis Bacon. La Regina Vergine portò stabilità nel clima religioso dopo la sorella Bloody Mary, instaurando il protestantesimo, e favorì lo sviluppo economico e commerciale con industrie ed espansioni dei commerci marittimi.
I know I have but the body of a weak and feeble woman; but I have the heart of a king, and of a king of England, too.
Queen Elizabeth I Tudor
Elisabetta I è riuscita a fregarsene a tener testa agli uomini con cui si confrontava: lo faceva anche attraverso il suo aspetto, indossando abiti larghi sulle spalle, per rendere la propria fisicità imponente quanto la propria personalità e per non essere mai inferiore ai propri interlocutori maschili.
Achille Lauro
Eccezionali tributi ai pilastri della cultura occidentale, queste sono state le performance del trapper durante il Festival di Sanremo 2020.
Voi cosa ne pensate?
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