La grande sfida è stata realizzare un’animazione interattiva partendo da un soggetto raffigurato in due dimensioni (2D), e dunque da un singolo punto di vista prospettico. Il nostro lavoro combina il progresso tecnico con la visualizzazione artistica creativa.
Ira Kemelmacher-Shlizerman
Un gruppo di ricercatori formato da Chung-Yi Weng, Brian Curless e Ira Kemelmacher ha sviluppato Photo Wake-up, un algoritmo in grado di far prendere vita alle opere d’arte. Quest’invenzione permette di conseguenza di far interagire gli spettatori dei musei con i pezzi esposti indossando delle lenti AR ed immergendosi così in un’esperienza senza precedenti.
Per riuscire in tale impresa, l’algoritmo traccia il contorno del soggetto che si vuole far animare, il quale viene successivamente collegato a un modello tridimensionale. Dunque, il meccanismo deforma il modello della persona rappresentata nel dipinto o nella foto in maniera da poter proiettare i contorni in 3D. Una volta compiuta quest’operazione Photo Wake-up memorizza i dati tridimensionali ritagliando le parti in eccesso affinché il soggetto della foto possa prendere vita. I creatori tengono a precisare che al momento l’algoritmo funziona meglio con le immagini di soggetti fittizi o reali in posizione frontale.
Come affermato da Chung-Yi Weng:
Photo Wake-Up è un nuovo modo di interagire con le foto. Non può ancora fare tutto, ma questo è solo l’inizio.
Chung-Yi Weng
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