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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Another day in Paradise” – Phil Collins
Compie oggi 70 anni uno degli artisti più straordinari del nostro tempo. Definirlo in una sola parola è davvero impossibile, ne userò quindi semplicemente due: nome e cognome. Ladies and gentleman Mr. Phil Collins.
È a tutt’oggi uno dei tre artisti -insieme a Paul McCartney e Michael Jackson- ad aver venduto oltre 100 milioni di album in tutto il mondo sia come solista che come membri di una band. Una cifra esorbitante che racconta quanto, attraverso i decenni, abbia regalato alla musica mondiale.
Fin da piccolissimo il grande amore di Phil è stato la batteria, a partire dalle prime batterie giocattolo fino ad arrivare a quelle sempre più complete acquistate negli anni a seguire.
Con caparbietà impara a suonare seguendo i ritmi delle canzoni in radio e in tv cucendosi addosso un modo tutto suo di interpretare il ritmo.
L’arte è il suo mestiere e la vive a tutto tondo facendo anche l’attore e il modello… la prestanza c’è e lo sguardo arguto non gli manca.
Ma è la musica che gli lancia continui richiami. Siamo negli anni Settanta e c’è fermento a non finire. Le primissime esperienze lo convincono sempre di più fino ad arrivare al magico provino per entrare a far parte dei Genesis.
Forse non tutti sanno che, il giorno dell’audizione, Phil riesce ad ascoltare i pezzi da suonare prima del suo turno. Farne memoria e cucirseli addosso è arte da pochi e a lui è sempre riuscito a meraviglia. La sua incredibile abilità alla batteria ed i suoi trascorsi teatrali fanno di lui il “batterista” ideale per la band. Collins si dimostra un vero e proprio personaggio sul palco e canta già come solista in alcuni brani del 1971 e del 1973. Perché ha dalla sua parte anche una voce estremamente elegante e raffinata.
In tutto ciò non sbocciano solo rose per Collins poiché i dissapori con il cantante e fondatore della band Peter Gabriel cominciano fin da subito. Fra abbandoni e ritorni all’interno dello storico gruppo si innesta un periodo da solista che lo sigilla a fuoco in una ascesa sfavillante. Anche qui crea uno stile tutto suo, esclusivo, sofisticato, morbido e grintoso al contempo, imponendosi a pieno diritto nell’olimpo dei grandi artisti mondiali.
19 ottobre 2009. Giorno pessimo per Phil che è costretto a dichiarare di non poter più suonare la batteria a causa della perdita di sensibilità alle mani, dopo un’operazione chirurgica a una vertebra. E nel marzo del 2011 annuncia ufficialmente il suo ritiro dalle scene musicali.
Eppure nel tempo Phil si è lasciato sfuggire un desiderio ancora irrealizzato.
“Ho iniziato a pensare di fare cose nuove. Forse alcuni show anche con i Genesis. Tutto è possibile. Potremmo andare in tour in Australia e in Sud America. Non siamo stati lì”.
Ed è un desiderio condivisibile da tutti noi, anzi, una speranza viva che finalmente diventa realtà.
Potremo rivedere e riascoltare dal vivo proprio quest’anno qualcosa che si rinnova con straordinaria potenza come solo i Genesis sanno fare. Ecco le date di questi eventi eccezionali da non farsi assolutamente sfuggire!
https://www.genesis-music.com/
Nel frattempo, buon settantesimo compleanno, grande Phil!
Written by: Valentina Proietto Scipioni
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