Durante la lettura si
consiglia l’ascolto del brano: “Delilah – Queen”
Gli animali sono la miglior medicina per combattere ogni tipo di malessere: basta la presenza di questi ultimi a far superare anche il periodo più buio agli amici umani. La pet therapy è una pratica terapeutica che si basa sull’interazione uomo – animale.
Questa tipologia di contatto può essere praticata da tutti ed è ideale per coloro che devono migliorare l’autostima o contrastare la solitudine. Essenzialmente si tratta di giochi ed esercizi che coinvolgono le persone e gli animali. Tra questi si instaura un rapporto che non prevede comunicazione, ma si concentra sul lato emotivo. Il mondo animale è infatti in grado di educare al rispetto e all’approccio relazionale.
La pet therapy non si avvale solo di cani e gatti, ma anche di conigli, asini e cavalli. Normalmente la scelta avviene in base all’indole dell’animale. Il coadiutore, ovvero colui che entra in contatto con l’animale, deve saper scegliere la specie più socievole e adatta alle proprie problematiche, cogliendo i segnali che l’animale trasmette affinché quest’ultimo non si stanchi o stressi. In America sono state realizzate delle terapie con delfini, tartarughe e canarini, mentre in Inghilterra addirittura con pinguini.
Il primo animale ad aver conquistato il titolo di co-terapeuta fu un cocker molto socievole di nome Jingle, di proprietà di Boris Levinson, uno psicoterapeuta infantile che esercitava negli anni ’50 e ’60 a Brooklyn. Jingle incontrò casualmente un piccolo paziente autistico che si era presentato in anticipo alla seduta terapeutica. Tra i due si instaurò un rapporto giocoso, che permise a Levinson di scoprire le potenzialità degli animali in questo campo, sostituendo così le più tradizionali forme di gioco – terapia.
Avete mai pensato ai benefici di una pet therapy?
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