“Verde e rosso è l’agrifoglio…”
18 Dicembre. È proprio il caso di dirlo: Natale è a un tiro di schioppo da qui!
Seduti alla finestra con la cioccolata calda in mano, il maglioncino più morbido che abbiamo e la nostra copertina preferita, ogni cosa intorno a noi, lontana o vicina, nostra o appartenente al mondo che si affaccia oltre quel vetro, sembra essere pregno di magia. Un dettaglio in particolare salta all’occhio: i colori ricorrenti che si rincorrono in una miriade di oggetti durante il periodo natalizio.
A questo punto, vale la pena togliersi la curiosità, trovare una risposta alla domanda: “Perché i colori del Natale, quei pigmenti che da tempo immemore determinano buona parte dell’atmosfera che tanto ci piace, sono proprio il rosso, il verde, l’oro e il bianco?”
Rosso come ricchezza, calore, intensità
Come spesso accade nell’evoluzione delle tradizioni, anche quella natalizia non è esente da una certa contaminatio di elementi religiosi e pagani, antichissimi e secolari. Lo vediamo molto bene prendendo in esame l’abbondante simbologia legata al rosso, che ritroviamo nella moderna divisa di Babbo Natale, negli addobbi, nell’imbandimento della tavola, nell’agrifoglio e nella carta da regalo: vi era un tempo in cui indossare indumenti di questo colore era segno di regalità e di ricchezza, tanto da essere precluso a una vastissima parte della piramide sociale; proprio questo aspetto richiama anche alla sovranità di Gesù. E ancora, rosso era il colore di San Nicola da Bari, figura di spicco nella cristianità nonché Santa Claus nella tradizione contemporanea d’oltreoceano. Infine, per mantenersi più generici, rosso è sinonimo di accoglienza, calore familiare, emozioni intense, una serie di valori che durante questo periodo vanno sfoggiati con orgoglio.
Verde come speranza, rinascita e sicurezza
Il verde ha mille sfumature: menta, pisello, foglia, mimetico, muschio, smeraldo, olivastro, ma il colore che compare nella nostra mente non appena pensiamo al Natale è esclusivamente il verde abete! Oltre ad essere il tratto distintivo dell’albero simbolo pagano per eccellenza di questa festività, questo colore viene largamente richiamato in una miriade di dettagli decorativi perché portatore di un duplice significato molto speciale: la speranza, come quella che Babbo Natale (originariamente anch’egli vestito di verde) regalava alle famiglie attraverso i suoi doni, e la rinascita, interpretabile sia come eterno ripetersi della vita, molto ben osservabile nella natura anno dopo anno, sia come rinascita spirituale di lati sempre nuovi del nostro essere.
Oro come regalità e splendore
Ritorniamo ancora una volta nel mondo ricchissimo di icone della religiosità: come è facilmente deducibile, l’oro è il colore che meglio simboleggia la ricchezza e lo splendore del “Re dei Re” nel giorno della sua nascita, ma viene usato anche per rappresentare la saggezza, un valore che siamo tutti invitati a riscoprire dentro di noi in occasioni che ben si prestano all’introspezione come questa.
Bianco come purezza e spiritualità
Ultimo ma non per importanza viene il bianco, colore del candore della neve, dei dettagli della veste di babbo natale, dello zucchero a velo sul pandoro e di mille piccoli oggettini che addobbano le case in questo periodo dell’anno.
Ma la neve c’entra relativamente con il peso simbolico del bianco, tant’è che viene largamente utilizzato anche nei luoghi che possono godere di questo poetico fenomeno atmosferico solo in casi eccezionali: il vero significato del quarto colore del Natale è soprattutto la purezza, la luce spirituale della nuova vita che in questo giorno è nata ma anche quella che come una piccola fiammella dobbiamo continuare ad alimentare dentro di noi, e non solo perché è festa.
Nadia Piccioni on 19 Dicembre 2018
articolo molto interessante.