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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “La Strega (la diva del sabato sera)” – Vasco Rossi
Ci siamo, anche quest’anno le feste natalizie si stanno concludendo. L’ultimo round di cibi e dolci spetta all’Epifania. Dolci, torte e biscotti per tutti i palati.
E’ senza dubbio una delle notti più magiche dell’anno, quella della befana che porta in dono cose buone. Anche se siamo stati “cattivelli” durante l’anno.
Perchè, in fondo, l’adorabile vecchietta sulla scopa, non ha intenzione di punire nessuno. Anzi, con un po’ di zucchero allevia la malincionia della fine delle feste, del ritorno a lavoro per molti e del rientro a scuola per i più piccoli. Il colpo di coda delle feste si arma, dunque, di intenzioni mielose che saranno un vero e proprio attacco alla nostra glicemia.
Nella giornata si festeggiano i Re Magi che portano doni preziosi. Ma nell’antichità, prima cioè che nascesse Gesù, questo periodo combaciava con la ricorrenza in cui la Dea Diana volava sui campi per renderli fertili. Da Diana ai Re magi fino alla nostra attuale Befana il passo è stato lento e graduale. Ma in ogni caso resta il concetto di rinnovamento e di buoni frutti da ricevere.
Come se non avessimo già attentato sufficientemente al nostro colesterolo nei giorni scorsi, la Befana arriva carica di caramelle, dolcetti e cioccolatini. Ma la giornata festiva di oggi sarà anche occasione per molti di dedicarsi al relax dei fornelli, anzi dei forni. Sono molte le città in cui si usa preparare dolci fatti in casa e biscotti di ogni tipo. Nulla a che vedere con le proposte commerciali che troviamo in giro.
E’ tradizione di alcune regioni preparare nella giornata di oggi la ciambella dei Re Magi, una torta profumata ai fiori di arancio. In Spagna ne esiste una simile, si tratta di una grande brioche lievitata, soffice e deliziosa, tipica della tradizione natalizia spagnola. Questa ciambella profumata ai fiori d’arancio viene decorata in superficie come una vera corona, con canditi, zucchero a granella e mandorle a lamelle.
Ma non è l’unico dolce tipico perché esiste anche la galette des rois, un dolce francese che ha un guscio di fragrante pasta sfoglia e accoglie al suo interno un ripieno di crema frangipane alle mandorle, per un risultato finale molto scenografico ma soprattutto super goloso.
La focaccia della befana è un lievitato soffice, profumato e dal gusto leggermente dolce. Si tratta di una ricetta antica, tipica della gastronomia piemontese, che si prepara solitamente il giorno dell’Epifania. Proprio come vuole la tradizione, potete nascondere una monetina ben pulita nell’impasto -ma anche una fava secca o un confettino colorato-: il fortunato che la troverà avrà un anno particolarmente prospero.
Cosa c’è di meglio di sfornare biscotti per profumare tutta casa ed accogliere gli ultimi parenti e amici di questa lunga maratona inizia a dicembre? Facciamo un giro nel nostro paese per conoscere alcune ricette tipiche. Cominciamo dai befanini, conosciuti anche come befanotti. Sono dei biscotti di origine Toscana, in particolar modo della zona di Viareggio e della Versilia, tipicamente preparati in occasione del 6 gennaio per festeggiare il giorno dell’Epifania. Realizzarli è molto semplice perchè si tratta di frollini molto basic. E di solito tocca ai piccoli di casa decorarli e confezionarli. Le forme più usuali sono stelle, alberelli di Natale, campane, angioletti, calze. E saranno ricoperti poi con confettini di zucchero colorati.
Ma la befana fa anche “rima” con il cioccolato. Ecco quindi un’altra idea golosa, ma molto semplice, da sfornare insieme. Sono i quadrotti al cioccolato e nocciole. L’impasto è molto simile a quello dei muffin e sono perfetti per essere abbinati anche ad una pallina di gelato alla vaniglia o a un ciuffo di panna montata. La base è realizzata con cioccolato fondente, burro, uova, zucchero, farina e nocciole. Una volta ottenuto un impasto piuttosto denso, va versato in una teglia rettangolare e poi cotto in forno, quindi ritagliato in tanti quadrotti, per un risultato finale intenso e piacevolmente aromatico. E vogliamo tralasciare i biscotti alla cannella oppure i ricciarelli alla pasta di mandorle?
Sempre in Toscana c’è un’altra tradizione dolciaria della befana. Si chiamano cavallucci di Siena e sono dei biscotti speziati gustosi e profumati. La ricetta è molto antica e richiede un impasto di farina, noci, miele, zucchero, arancia candita, anice e spezie, senza uova.
E, sempre la Toscana, detiene una tradizione ancor più antica. Parliamo di dolcetti natalizi diffusi fin dai tempi di Lorenzo il Magnifico, con il nome di Biriquocoli. Sono preparati per essere conservati a lungo ed, in seguito, hanno preso il nome di cavallucci, in quanto venivano offerti ai conducenti di cavalli che si fermavano nelle osterie di campagna. Una volta pronti, i cavallucci si consumano solitamente inzuppati nel Vin Santo, nel Marsala, nel Passito di Pantelleria o nel Moscato, come i famosi cantucci toscani, ma sono ottimi anche da gustare per un momento goloso. Ecco come prepararli.
Ultimi, ma non ultimi, ecco il cappello della befana al cioccolato. Una ricetta da preparare per i più piccoli al posto del carbone o per preparare una golosa merenda a base di panettone, cioccolato e panna montata, insomma una merenda deliziosa e anche divertente.
Il modo migliore per salutare anche quest’anno le festività è di sicuro con un po’ di zucchero. Le idee ve le ho date, non vi resta che provare!
Written by: Valentina Proietto Scipioni
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