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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Parole in circolo” – Marco Mengoni
Bentornati nella nostra rubrica, in cui, come sapete, amiamo alternare approfondimenti sull’origine di parole conosciute con la scoperta di vocaboli poco noti, ma molto utili ad arricchire il nostro vocabolario e la nostra comunicazione quotidiana.
Oggi ci dedichiamo proprio alla scoperta di una parola non così comune. E’ un vocabolo che in realtà volevamo trattare da molto tempo, ma abbiamo sempre rimandato…
Il protagonista di oggi è il verbo “procrastinare“, che non è altro che un modo preciso e diretto per dire che stiamo rinviando qualcosa.
E’ molto interessante scoprire perché si tratta di una parola che significa inequivocabilmente lo spostamento di un impegno ad un tempo futuro. Per farlo, guardiamo ovviamente all’etimologia del vocabolo.
La parola è rimasta invariata dal verbo latino procrastinare. In latino “domani” si diceva cras, e crastinus era l’aggettivo che vi si riferiva. Dunque con l’aiuto del prefisso pro si arriva ad esprimere il rinvio di qualcosa: pro-cras, cioè “a domani”.
Sì, ci sono tanti modi per esprimere questo concetto: posticipare, rinviare, rimandare, posporre, prorogare… ma questa parola, per etimologia, è quella probabilmente più affascinante in questo campo!
Non perché – lo ripetiamo spesso – usare parole meno conosciute ci faccia sembrare più colti. Ma perché vocaboli con etimologie così interessanti danno più sapore alle nostre frasi, e vale la pena di utilizzarli piuttosto che lasciarli marcire nei dizionari!
Se volete scoprire altri pezzi di lingua interessanti come questo, potete leggere i nostri precedenti articoli: https://www.voicebookradio.com/parole-parole-parole-foglia/
Written by: Leonardo Musio
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